GROSSETO. Benedetta Marzocchi sarà processata. La cinquantunenne accusata di aver ammazzato di botte sua madre, Giuseppina De Francesco, 76 anni, la notte dell’8 giugno 2023, tra l’1 e le 3 del mattino nella villa di Istia d’Ombrone, è stata rinviata a giudizio.
Lo ha deciso il giudice Sergio Compagnucci all’esito dell’udienza preliminare che si è svolta mercoledì 29 maggio in tribunale. La richiesta del sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, è stata quindi accolta.
Difesa dagli avvocati Enrico De Martino e Giulia Zani, Benedetta è stata dichiarata incapace di intendere e volere. Ma, nonostante la perizia psichiatrica, la donna dovrà affrontare il processo davanti alla Corte d’assise.
Curata in una clinica a Volterra
Benedetta Marzocchi, una volta uscita da Sollicciano, è stata ricoverata nella Struttura residenziale psichiatrica “Villa Aeoli” a Volterra, dove viene curata. Ritenuta socialmente pericolosa, il gip Compagnucci ha dovuto rinviare il processo di fronte al collegio, per l’applicazione della misura di sicurezza alla donna.
Misura di sicurezza che – come auspicano gli avvocato De Martino e Zani – sarà scontata nella stessa clinica dove Benedetta sta già seguendo il suo percorso di cura.
La prima, e forse unica, udienza del processo sarà celebrata alla fine di novembre.
A processo per omicidio
Il massacro avvenne nella villa di via della Circonvallazione a Istia d’Ombrone, dove viveva la 51enne, figlia del notaio Marzocchi e dove la madre, era arrivata la sera del 7 giugno per portarle alcuni farmaci per il suo cane.
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