Omicidio, i Ris tornano nella villa. Il figlio: «Una giustizia divina» Skip to content

Omicidio, i Ris tornano nella villa. Il figlio: «Una giustizia divina»

Nuovi accertamenti nella villa di Istia d’Ombrone. Parla il figlio. Per Giuseppina funerali in forma privata alla Misericordia
Gli specialisti del Ris entrano nella villa di Istia d'Ombrone, teatro dell'omicidio di Giuseppina De Francesco
Gli specialisti del Ris entrano nella villa di Istia d’Ombrone, teatro dell’omicidio di Giuseppina De Francesco

ISTIA D’OMBRONE. Gli uomini del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri, sono tornati oggi, mercoledì 14 giugno, nella villa di via Circonvallazione a Istia d’Ombrone, teatro del brutale omicidio di Giuseppina De Francesco, 76 anni. I militari della caserma Salvo d’Acquisto di Roma sono stati incaricati dal pm Giampaolo Melchionna di fare nuovi rilievi sulla scena del crimine, per alcuni riscontri fondamentali a chiudere il cerchio dell’indagine.

Sotto un cielo plumbeo i carabinieri hanno aperto il cancello della villa sotto sequestro intorno alle 11,30, accompagnati dal vicecomandante provinciale Matteo Orefice.

Il cartello che avvisa del sequestro della villa
Il cartello che avvisa del sequestro della villa

Il pm chiede riscontri che dimostrino nel modo più chiaro possibile cosa sia avvenuto fra le 8 e le 9 del mattino di giovedì 8 giugno, quando qualcuno, una o più persone, ha ucciso Pinuccia, moglie del notaio Duccio Marzocchi.

Una cosa parte certa: l’accanimento sulla donna, gettata a terra e poi picchiata fino alla morte salendole addosso, tanto che è morta per il tantissimo sangue perso, pare poco compatibile con un’aggressione a scopo di rapina. Che senso avrebbe accanirsi sul corpo di un’anziana, già a terra, se l’intenzione è solo quella di rubare? 

C’è bisogno di ucciderla, peraltro perdendo altro tempo, quando ormai non è più in condizione di reagire?

Quindi la versione della figlia Benedetta, ancora ricoverata in psichiatria a Grosseto e in attesa di essere sentita a verbale, quando i medici daranno il via libera, non sembra reggere più di tanto. Lei, in più occasione, ai carabinieri ha detto di essere stata aggredita, insieme alla madre, da due uomini incappucciati.

Il figlio Alfonsino: «Mi affido alla giustizia divina»

Sul posto anche il figlio di Giuseppina, Alfonsino Marzocchi, 52 anni, che ha rilasciato alcune dichiarazioni in un video alla Rai e ai colleghi della Nazione: «Sono nato cattolico e non so se morirò cattolico – ha detto – vedremo nel corso della vita. Al momento  chi indaga non ha molte certezze. Le ipotesi sono quelle che conoscete».

Alfonsino Marzocchi dal video di Giacomo Aprili
Alfonsino Marzocchi dal video di Giacomo Aprili

Alfonsino spera comunque nella giustizia. Terrena o… divina: «Non so se ci sarà giustizia su questa terra, nel caso mi affido alla giustizia divina, a una giustizia superiore a quella di questo mondo. Per ora brancolano nel buio, vedremo. Hanno tante ipotesi».

«Adesso però devo andare perché ho altro da fare».

Funerali privati per Giuseppina

Intanto martedì 13 il pm ha restituito la salma alla famiglia, al termine dell’autopsia e delle altre analisi sul corpo.

La salma di Giuseppina De Francesco è stata prima portata in obitorio all’ospedale, quindi trasferita nella sala delle onoranze funebre del cimitero della Misericordia. È la Misericordia stessa ad occuparsi delle esequie.

Il cimitero della Misericordia
Il cimitero della Misericordia

Per volere della famiglia il funerale, alla Misericordia, sarà in forma privata, solo con i parenti più stretti.

Fiaccolata a Istia

Intanto questa sera, mercoledì 14 giugno, a Istia, organizzata dalla parrocchia, ci sarà una fiaccolata di preghiera in ricordo di Pinuccia. I partecipanti partiranno dalla chiesa alle 21,30 e arriveranno alla villa in via Circonvallazione.

 

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