Omicidio di Istia, Giuseppina ammazzata di botte. L'autopsia Skip to content

Omicidio di Istia, Giuseppina ammazzata di botte. L’autopsia

L’anziana è stata tenuta ferma a terra mentre veniva picchiata. Ancora nessun nome iscritto nel registro degli indagati
Omicidio di Istia, i rilievi nella villa dei Marzocchi e Giuseppina De Francesco, la vittima
Omicidio di Istia, i rilievi nella villa dei Marzocchi e Giuseppina De Francesco, la vittima

ISTIA D’OMBRONE. Ammazzata di botte, pestata a sangue finché non è morta, forse anche salendole addosso, tenendola schiacciata a terra. È terribile la prima risposta dell’autopsia fatta sul corpo di Giuseppina De Francesco, la 76enne uccisa nella sua villa a Istia d’Ombrone giovedì 8 giugno.

Pestata a sangue: le prime risposte dell’autopsia

Il medico legale Valentina Bugelli che lunedì 12 giugno ha eseguito l’autopsia sul corpo della donna, non ha trovato un’unica ferita che possa essere definita quella mortale ma una serie di colpi sferrati con violenza su varie parti del corpo di Giuseppina. 

Che presenta anche diversi traumi da schiacciamento: indicherebbe che la donna, una volta scaraventata per terra, sarebbe stata tenuta ferma da qualcuno che le è montato sopra, e che poi ha continuato a picchiarla. I traumi da schiacciamento però non avrebbero portato all’asfissia. 

Quando i soccorritori del 118 sono entrati nella villa di Istia d’Ombrone, l’ex insegnante era stesa per terra, riversa in una pozza di sangue. Nessuna ferita profonda però è stata trovata sul suo corpo. Nessuna che assomigliasse a una coltellata ma tanti piccoli tagli, alcuni dei quali sulla testa, provocati probabilmente dai vetri dello specchio che è andato in frantumi. Contro il quale la donna potrebbe essere stata sbattuta dal suo aggressore. 

I tagli le hanno provocato una copiosa perdita di sangue. Lo choc traumatico è stato devastante: Giuseppina, probabilmente, non ha retto a un’aggressione così feroce avvenuta tra le mura familiari della sua casa. Non ha retto alle botte, non ha retto alla violenza con la quale è stata colpita. La perdita di sangue, abbondante, e il fatto che la donna abbia cominciato a respirare male potrebbero essere stati un mix letale per la settantaseienne

Ancora nessun indagato

I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, stanno cercando di mettere insieme i pezzi di un puzzle terribile. Un puzzle il cui disegno rappresenta un brutale omicidio avvenuto in una bellissima villa a Istia d’Ombrone. Omicidio che non ha ancora un colpevole: il fascicolo aperto dal pm, resta, al momento, contro ignoti. 

La figlia di Giuseppina, Benedetta Marzocchi, era in casa con la donna quando è avvenuto il brutale pestaggio. Quando sono arrivati i soccorritori, chiamati proprio da lei, era sotto choc ed è stata ricoverata nel reparto di Psichiatra del Misericordia, dove si trova tuttora. Il magistrato non ha ancora potuto sentirla: fino quando i medici non diranno che è pronta a sostenere il colloquio con il pm Melchionna, sarà difficile ricostruire quello che è successo nella villa, quando Giuseppina è stata uccisa.

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