GROSSETO. Il via libera alla realizzazione del Museo del Buttero ad Alberese era arrivato con l’ok della giunta lo scorso 31 marzo. E nella seduta di martedì 22 agosto, all’iter intrapreso dall’amministrazione comunale si è aggiunto un altro tassello: la delibera degli affidamenti per la fornitura e l’installazione dell’impianto di videosorveglianza e per la ricerca di bandi per la realizzazione del progetto.
Un investimento di quasi 20.000 euro
Quasi 20.000 euro di investimento, quello messo sul tavolo dal Comune di Grosseto, per realizzare il sogno di trasferire nel Museo che nascerà ad Alberese anche la collezione Mancioppi, oltre ad altri pezzi che raccontano la tradizione di un lavoro che affonda le radici nei secoli e che incanta tutt’oggi, vero biglietto da visita della Maremma più autentica.
Due i capitoli di spesa previsti per mettere in moto l’iter che porterà alla realizzazione degli spazi espositivi nell’ex scuola di Alberese: 7.500 euro saranno destinati all’installazione delle telecamere di videosorveglianza del Museo e ai sistemi di anti intrusione, 12.200 euro invece, serviranno per il servizio di ricerca di bandi e per la preparazione di ipotesi progettuali.
Il Museo del buttero e delle Tradizioni popolari di Alberese non sarà soltanto il contenitore delle collezioni che raccontano la storia dei pastori a cavallo, ma sarà anche un luogo dove immergersi nella Maremma più autentica, attraverso modalità immersive e multisensoriali come la realtà aumentata, le animazioni 3D, i filmati, gli elementi audio e multimediali e la digitalizzazione di tutti i materiali.
Il sogno dell’associazione Butteri di Maremma
È la realizzazione del sogno dell’associazione dei Butteri di Maremma, la nascita del Museo ad Alberese. Erano stati i membri dell’associazione, lo scorso ottobre, a lanciare l’appello per la realizzazione di uno spazio da dedicare a una delle figure più amate non soltanto dai maremmani, ma anche dai tanti turisti che arrivano in provincia. Quella del buttero, con i suoi riti, le sue tradizioni, le sue prodezze e il suo fascino.
L’associazione Buttero di Maremma, si è infatti costituita nel 2014 proprio con questo obiettivo: quello di trovare una casa agli oggetti, utensili, vestiario tradizionale, selle e finimenti. E non solo.
L’associazione è nata da un incontro e tra veri e propri “nomi” del mondo del cavallo e della monta maremmana. A partire dalla sua presidente Giovanna Petrucci, figlia del mitico Mario, il buttero più famoso, non fosse altro per la foto in sella al suo amatissimo morello Orfeo (Archivio Gori), che rappresenta la Maremma nel mondo. Lo scatto lo ritrae in momento di lavoro, in mezzo alla piana maremmana, in piedi sulle staffe.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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