FOLLONICA. Giornata intensa quella dei cento anni del comune di Follonica, festeggiati ufficialmente a partire dalle 14 di ieri (14 giugno) fino a notte inoltrata. Emozioni e commozioni si sono accavallate tra i tanti cittadini che hanno voluto partecipare, esserci, in un’occasione così importante per l’intera comunità.

Si è cominciato con il Consiglio comunale straordinario e solenne nella sala Allegri del Teatro Fonderia Leopolda. Presenti tutte le autorità della città, i presidenti della Provincia Francesco Limatola e della Regione Eugenio Giani. Con loro anche l’onorevole Marco Simiani, la prefetta Paola Berardino e il questore Antonio Mannoni. Presente anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.

Cantati gli inni, nei vari interventi si sono avvicendati pensieri e ricordi dedicati alla città, lasciando largo spazio alla storia che ha reso Follonica quella che è oggi. Una storia che passa anche attraverso le sue contraddizioni, che ne hanno caratterizzato così tanto l’immagine. A partire dall’eccesso di “cemento costiero” fino alla capacità di accogliere, dalle origini che affondano le radici lontanissime nel tempo (come illustra il libro “Mare di ghisa“) fino alla vivacità del luogo di frontiera.

Consegnate le chiavi della città

Il momento più emozionante è forse stato la consegna delle “Chiavi della Città”, a tre donne che rappresentano indirettamente Follonica nel mondo. A formalità concluse, sciolte le rigidità dei primi momenti e ritrovato il rapporto diretto e schietto tra concittadini, il riconoscimento è stato conferito a Paola Caselli (direttrice del Max Planck Institute for extraterrestrial physics di Monaco di Baviera), Cecilia Laschi (scienziata e una delle maggiori esponenti internazionali di robotica) e a Vanessa Incontrada (attrice modella e conduttrice tv) è stato un momento di vera e autentica gioia.

Le chiavi consegnate, fatte sul modello della vera chiave del cancello di ghisa simbolo della città, sembrano aver portato una ventata di orgoglio e di speranza, confermata dal successo che hanno riscosso in sala i due giovani ragazzi della scuola di musica Bonarelli che hanno suonato un brano degli U2.

L’arte al servizio dell’anniversario

Dalla sala Allegri l’appuntamento si è spostato aò Teatro, per la proiezione del docufilm. Passando prima a ritirare il libro “Un mare di ghisa“: una raccolta di interventi autorevoli (Letizia Bindi, Ilaria Cansella, Andrea Cordovani, Vanessa Roghi, Claudio Saragosa, Adolfo Turbanti e Massimiliano Valerii) che raccontano Follonica nei suoi diversi aspetti. Il libro, su cui è stato previsto l’annullo postale speciale creato proprio in occasione delle celebrazioni del centenario, è stato curato da Alberto Prunetti.

Un altro follonichese ha presentato e condotto il seguito della seconda parte della lunga giornata di ieri: Sergio Sgrilli.

Showman affermato, comico, musicista, cabarettista ha condotto le successive quattro ore e mezzo bilanciando perfettamente l’importanza della giornata e degli interessantissimi interventi sul palco, con le aspettative dei cittadini che hanno riempito il teatro. Battute e ricordi si sono alternati mentre il libro veniva presentato, in un quasi dialogo tra pubblico e palco.

Infine, Francesco Falaschi e Sasha Naspini hanno raccontato il docufilm “La fabbrica delle storie – Follonica 1923-2023” attraverso e con i suoi protagonisti: Blu Yoshimi, Luigi Fedele, Cristina Dell’Anna, Cecilia Dazzi e Alessandro Haber, unico assente per sopraggiunti impegni dell’ultim’ora.

Insomma, il 14 giugno è stata una giornata che non mancherà di essere ricordata, ognuno per un motivo particolare, ma fondamentalmente per il confermato spirito di comunità.

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