FOLLONICA. La vicenda è la stessa: la lettera sul presunto voto scambio inviata a tutti i sostenitori di Andrea Benini, sindaco di Follonica, trovata nella cassetta della posta di casa dello spin doctor del centrodestra che è costata al 77enne una condanna per calunnia. E che martedì 21 febbraio, in tribunale, è stata di nuovo discussa. Luigi Costagli era stato infatti accusato e rinviato a giudizio anche per diffamazione.
Il giudice Adolfo Di Zenzo ha dichiarato il proscioglimento, su richiesta dell’avvocato Davide Lera.
Due sentenze opposte
La email era stata inviata nel 2019 e riportava i tavoli tematici organizzati per la campagna elettorale di Benini, che poi ha vinto le elezioni. In fondo alla composizione dei tavoli c’era scritto che tre persone avevano beneficiato delle varianti approvate dal Comune, la chiosa era: «Voto di scambio». Costagli prese la busta e la consegnò ai carabinieri, presentando poi un esposto alla Procura.
Ma il sindaco di Follonica Andrea Benini, Cinzia Zanaboni, Andrea Ancillotti e Alessandro Gandi, lo avevano querelato: nelle email, infatti, c’erano i loro nomi. Costituiti parte civile in entrambi i processi con gli avvocati Laura Pacenti, Giovanni Gori e Francesca Spini alla lettura della sentenza per il reato di calunnia, Costagli era stato condannato a due anni e tre mesi ed era stato riconosciuto loro un maxi risarcimento, per 60.000 euro, oltre a quasi 15.000 euro di spese per la costituzione di parte civile.
Questa mattina, nell’aula del tribunale di Grosseto dove si è celebrato il processo, il vice procuratore onorario Leonardo Brogi ha chiesto una condanna a 6 mesi. Ma il giudice Di Zenzo ha accolto la richiesta dell’avvocato Lera e il responsabile della campagna elettorale di Massimo Di Giacinto, è stato assolto.
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