FOLLONICA. Aveva raccontato di aver aver trovato nella cassetta della posta di casa sua una busta contenente una email che era stata inviata a tutti sostenitori di Andrea Benini, con allegati i file dei tavoli tematici organizzati per la campagna elettorale e un foglio dove c’era scritto: «Ecco la mail e allegato di martedì 1 gennaio 2019 del comitato elettorale di Andrea Benini. Tra i membri», seguono tre nomi, di persone che hanno fatto parte dei gruppi di lavoro tematici per il sostegno dell’ex sindaco alle elezioni del 2019 con accanto la dicitura «beneficiario della variante 8» e «beneficiario della variante 9». A chiudere: «Voto di scambio».
Ed era andato dai carabinieri, per sporgere denuncia. Poi, aveva presentato un esposto alla Procura, avvertendo, subito dopo, i componenti dei tavoli tematici che erano citati in quella lettera anonima.
Luigi Costagli, 77 anni, si era trovato però indagato per i reati di calunnia e diffamazione. Lunedì 5 dicembre, il giudice Marco Bilisari, lo ha condannato a due anni e tre mesi di reclusione, oltre alle spese processuali per il primo reato.
Maxi risarcimenti alle parti civili
«Si ipotizza il voto di scambio e questo mi preoccupa e non poco – aveva scritto Costagli nell’esposto presentato – Ha avuto un effetto intimidatorio e creato anche uno stato di ansia». Il responsabile della campagna elettorale di Massimo Di Giacinto, difeso dall’avvocato Davide Lera era stato querelato dal sindaco di Follonica Andrea Benini, da Cinzia Zanaboni, da Andrea Ancillotti e da Alessandro Gandi, che si erano costituiti parte civile con gli avvocati Laura Pacenti, Giovanni Gori e Francesca Spini.
Costagli, poco prima del ballottaggio fra lo stesso Benini e Massimo Di Giacinto previsto a marzo 2020, presentò un esposto in Procura su un presunto voto di scambio dopo aver ricevuto nella propria cassetta postale la busta con una email inviata a tutti i sostenitori di Benini, con allegati dei file su gruppi tematici organizzati in vista della costituzione della lista civica Andrea Benini Sindaco propedeutica alla futura campagna elettorale, email che era accompagnata da diciture relative ad alcune varianti approvate nella precedente legislatura indicate come “voto di scambio” a favore dei tre sostenitori.
Nell’udienza di lunedì 5 dicembre, la vice procuratrice onoraria Pamela Di Guglielmo ha chiesto una condanna a due anni. Il giudice Bilisari ha condannato Costagli a 2 anni e tre mesi con la sospensione condizionale della pena e ha disposto maxi risarcimenti: 10.000 euro per Gandi, 20.000 euro per Zanaboni e Ancillotti e 30.000 euro in favore del primo cittadino di Follonica. Il giudice ha condannato Costagli anche al pagamento delle spese di costituzione di parte civile per 14.880 euro.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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