«Violentata nel bosco»: litiga e minaccia uno degli accusati, assolto Skip to content

«Violentata nel bosco»: litiga e minaccia uno degli accusati, assolto

Il 52enne era stato accusato di aver minacciato di morte e di aver ferito il ragazzo, ma non è stata raggiunta la prova di quell’aggressione
Una pattuglia dei carabinieri

SCANSANO. Aveva raccontato di essere stato aggredito, di essere stato minacciato da un uomo che lo accusava di aver violentato una sua amica nel bosco. Quella voce insistente aveva cominciato a circolare da qualche tempo e Fabio Rossi, 52 anni, una sera di fine maggio di due anni fa, aveva deciso di affrontare il ventiduenne che era stato accusato (e poi assolto) per quel gravissimo reato insieme a un altro coetaneo. 

Ma la prova che quell’aggressione fosse davvero avvenuta con quelle modalità, non è emerso durante il dibattimento. E il giudice Adolfo Di Zenzo, martedì 20 dicembre ha assolto Rossi, difeso dall’avvocata Francesca Carnicelli e sostituita in aula dall’avvocato Alessandro Bartolozzi.

Il vice procuratore onorario Leonardo Brogi aveva chiesto una condanna a 8 mesi di carcere. 

L’incontro in un terreno

Il ventiduenne, all’udienza del 26 aprile, raccontò in aula di essere andato al terreno di Rossi per chiarire, dopo una prima discussione scoppiata al bar. Poi aveva detto di essere stato aggredito dal meccanico. Quando però era arrivato di nuovo in paese e aveva incontrato i carabinieri, che gli avevano chiesto conto della ferita che aveva sulla testa, aveva spiegato di essere caduto e di essersela procurata da solo. 

Soltanto dopo, in un secondo momento, aveva sporto querela contro il cinquantaduenne. Assistito dall’avvocato Domenico Finamore, il ventiduenne aveva spiegato di essere stato aggredito e di essere stato anche minacciato da Rossi. 

L’avvocato Bortolozzi, durante la sua arringa, ha sottolineato proprio questo fatto: ovvero che entrambi, sentiti nell’immediato dai carabinieri, avevano fatto dichiarazioni spontanee che raccontavano un’altra vicenda rispetto a quella poi venuta fuori con la querela. La prova della colpevolezza di Rossi, che era accusato di lesioni e minacce, secondo il giudice, non è stata raggiunta. 

 

 

 

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