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Parte il terzo tir di aiuti, accolti i primi Ucraini

Medicinali, cibo per bambini, adulti, e prodotti per l’infanzia sono i beni più richiesti. Intanto sono state accolte due madri con bambini
Un momento del carico del terzo tir

GROSSETO. Il secondo tir era partito alle 20 di giovedì 10 marzo. Con un carico di medicinali, pannolini, pannoloni, coperte e generi alimentari aveva preso la direzione di Novovolins’k, una città nel nord ovest dell’Ucraina, vicino al confine con Polonia e Bielorussia. Il carico del terzo tir è stato completato intorno alle 21 di ieri, 14 marzo. Il mezzo, le cui spese di viaggio sono state coperte dalla parrocchia di Castiglione della Pescaia grazie alle offerte raccolte tra i fedeli, ha fatto tappa prima alla parrocchia Madre Teresa di Calcutta, poi, poco dopo le 19 è giunto alla parrocchia Maria santissima Addolorata.

Un momento durante il carico del secondo tir

Sono stati caricati per lo più medicinali, cibo per bambini, adulti, e prodotti per l’infanzia. La quantità di beni donati dai grossetani nei due punti di raccolta è talmente tanta che il tir ha potuto assorbirne solo una parte. Ma è stato comunque importante questo carico, destinato alla città di Khmelnytsky, nel cuore dell’Ucraina, in una zona molto rischiosa. Era giunta a don Vitaliy una richiesta di aiuto da parte del vescovo greco-cattolico di quella zona, compagno di studi dello stesso don Vitaliy, che ha saputo rispondere, ancora una volta, con il sostegno di un intero territorio.

Il carico del terzo tir

 

Donazioni e accoglienza

I volontari raccomandano, per il momento, di non donare vestiario. L’urgenza adesso è per medicinali, siringhe, lacci emostatici, garze, disinfettanti, cibo a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia.

Coloro che invece, volessero dare anche la disponibilità all’accoglienza possono inviare una e-mail a info@diocesidigrosseto.it indicando le loro generalità, il numero di persone che possono accogliere e il contatto di un sacerdote da cui sono conosciuti.

Accolti i primi ucraini

Proprio ieri, 14 marzo, per la prima volta sul nostro territorio due famiglie hanno accolto alcuni profughi ucraini, grazie al servizio attivato dalla Diocesi. Fin dallo scoppio della guerra la Diocesi di Grosseto aveva lanciato un appello a quanti si potevano rendere disponibili ad aprire le loro case per accogliere persone in fuga.

«Finora – spiega Luca Grandi, vicedirettore di Caritas – il bisogno non si era manifestato, perché i profughi arrivati da noi, nella maggior parte dei casi avevano parenti o amici sul territorio che già li attendevano oppure sono stati alloggiati, dalle istituzioni, in strutture reperite per questo scopo. Da ieri, invece, si sta allargando la maglia dell’accoglienza anche a famiglie maremmane che avevano segnalato la disponibilità. Al momento sono arrivate un centinaio di e-mail di persone pronte ad accogliere. Sono già state tutte contattate prima di tutto per dir loro grazie e, a mano a mano che le istituzioni ce lo chiederanno, provvederemo a ricontattarle per verificare con loro la disponibilità all’accoglienza a fronte degli arrivi».

«Ieri – continua Grandi – sono stati accolti in una famiglia una mamma con un bambino e in un’altra una mamma con due adolescenti minorenni. Come Diocesi, ci facciamo carico di espletare tutti gli aspetti burocratici legati a questo tipo di accoglienza, che, lo ribadiamo, è totalmente volontaria, perché ad oggi le famiglie che decidono di aprire le porte di casa non ricevono alcun aiuto pubblico. Come Diocesi ci preoccupiamo di aiutarli sul fronte alimentare, così come già stiamo facendo con le famiglie che già nelle scorse settimane hanno accolto parenti o amici dall’Ucraina».

«Alla bottega della solidarietà di via Pisa – conclude – abbiamo creato una “tessera Ucraina” per questo tipo di aiuto. Alcune famiglie vengono direttamente in sede a ritirare generi alimentari, in altri casi consegniamo a domicilio. Al momento si tratta di una ventina di famiglie». A queste si affianca il servizio attivato dalla Caritas della parrocchia Madre Teresa di Calcutta, che consegna a domicilio generi alimentari, vestiario e quanto altro può servire.

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