GROSSETO. Gli occhi del bambino seduto sul passeggino sono neri, vivaci, gonfi di futuro. Quelle pupille restano spalancate su piazza Dante tappezzata di bandiere al vento, ripiena di gente, di volti, capelli bianchi e neri, biondi, espressioni, colori e una chitarra che suona. Grosseto risponde con questi ritratti colorati al terrore, orrore e sangue, che colano da est, dall’Ucraina, da un popolo in fuga, dalla guerra.
Il segnale è da accarezzare per sperare che i carri armati si fermino, i missili restino a terra, che i popoli assaporino la pace. Quella vera.

58 anni, direttore di MaremmaOggi
Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale
Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità
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