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Esce col cane, si trova a tu per tu con un lupo – Il video

Antonella Vivarelli Colonna si trova i lupi che si spingono fino alla recinzione della sua proprietà, sentendosi poco sicura anche a fare due passi fuori casa, per non parlare dei pastori vicini
Alcune delle foto di esemplari di lupo o ibrido scattate da Antonella Vivarelli Colonna

GROSSETO. «Vederlo intorno casa non è né piacevole né confortante»: Antonella Vivarelli Colonna, proprietaria della Fattoria del Collecchio, parla del lupo.

«L’altra mattina ero uscita alle 11 – racconta Antonella – e lo ho trovato per strada: me ne sono andata dentro al recinto di un podere qui vicino. Spesso ci ritroviamo chiusi in casa perché ci sono loro fuori. I pastori qui vicino non sanno come fare».

Contattando il numero regionale per le segnalazioni, racconta Antonella, non ha avuto molto riscontro: «Al telefono gli ho fatto sentire gli ululati e i rumori che si sentono la notte, siamo stati al telefono tra mezzanotte e l’una. Aspettavo un sopralluogo congiunto con le guardie del parco, ma ancora non si è visto nessuno».

«Conoscendo gli animali – racconta – e vedendo le grandi catture di cinghiali fatte nel parco, ho subito immaginato come mai ci fossero più avvistamenti di lupi. Animali intelligenti, non trovando molti cinghiali, senza correre dietro a della selvaggina più agile, si spingono verso le pecore dentro le recinzioni e verso i centri abitati, provocando anche ingenti danni»

Lupi, un danno voluto?

Antonella ci tiene ad evidenziare che: «Tutto questo è un fenomeno creato dall’uomo, che pensa di saper gestire la natura. Chi ha voluto mantere il lupo e conseguenti ibridazioni per limitare animali come i daini, con la cattura dei cinghiali soprattutto, si ritrova il lupo in cerca di prede che per ovvi motivi si spingerà verso dove può trovarle. Ci sono idee fuori dal mondo da parte di “nuovi ambientalisti” che non sono realistiche né pratiche da sostenere»

E non si può certo dire che ad Antonella non piacciano gli animali: «Il mio rapporto con gli animali – racconta – parla di umiltà e di incontro, li incontro senza impormi. I lupi sono bellissimi animali, però se loro o chi per loro, come ibridi o canidi, entrano in contatto con le attività dell’uomo, è un problema. Qualche giorno fa avevo fuori dal recinto due lupi che guardavano due dei miei cani bovari all’interno, loro neanche se ne erano accorti tranquilli come erano. Li guardavano con aria di superiorità, io li ho spaventati, ma ritornano. Non è possibile che alle 11 neanche possa uscire per camminare tranquillamente. Toccherà a noi umani chiuderci dentro?».

Antonella descrive la situazione come insostenibile: «Credo sia utile contenerli. L’agricoltura è un mestiere che, come tutti, ha bisogno di alcune condizioni per essere portato avanti. Se anche qui vicino volessero aprire una fattoria didattica, con qualche animale, il giorno dopo rischierebbero di dover subito chiudere. Non possiamo pensare di riempire di reti elettrosaldate i campi, né di metterci i cani. Che poi il cane da guardianìa, oltre al costo per mantenerlo, finisce per farsi male se incontra un lupo, quello va bene? Oltretutto chi si vuol vivere un angolo di campagna facendo una passeggiata o un giro in bici, incappando in un campo con pecore sorvegliate dai cani, non è che non corra alcun rischio. Questo è il turismo che vogliamo?».

Nella sua proprietà sta seminando angoli di erba medica: «Per richiamare anche con gli odori della nostra terra alcuni animali che possano liberamente farci sosta. I cinghiali – racconta – catturati in massa, non ci vengono più, e i lupi si danno alle pecore più che mai. Non è possibile che ci tocchi stare chiusi in casa per far scorrazzare ancora di più loro».

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