GROSSETO. Ancora un sabato di grande caos in centro storico. Come in ogni fine settimana, peraltro. Stavolta è finito in manette un marocchino di 30 anni, fermato per un banale controllo dei documenti da agenti della polizia municipale in borghese.
È successo poco dopo mezzanotte. Il marocchino era all’angolo fra piazza del Sale e via Ricasoli quando gli agenti della polizia municipale in borghese gli hanno chiesto i documenti.
Urla, scalcia e batte la testa sulle pietre
Doveva essere un banale controllo di routine, ma in un attimo è stato il caos.
L’uomo aveva bevuto e ha reagito iniziando ad urlare e scalciare, poi è scappato in via Mazzini e si è gettato a terra, iniziando a dare testate sulle pietre.
In tre, con l’aiuto anche di un agente di polizia che era nella zona, non sono riusciti a caricarlo in macchina per portarlo al comando per l’identificazione, così sono stati chiamati i carabinieri.
Poi è arrivata anche un’ambulanza. Alla fine sono riusciti a immobilizzarlo ed a portarlo al pronto soccorso. Dove è arrivato dopo l’una di notte, con traumi al viso per le testate date alle pietre.
In stato di fermo, lunedì sarà processato per direttissima per minacce, resistenza e lesioni.
Dava testate in terra, non riuscivano a fermarlo
Tutto è avvenuto davanti al ristorante l’Uva e il Malto.
«Non riuscivano a fermarlo, urlava e scalciava – raccontano dal ristorante – e poi continuava a sbattere la testa a terra, con forza, sulle pietre. Gli agenti cercavano di impedirgli di farsi male, ma non era facile perché pareva avere un forza incredibile. Alla fine sono riusciti a bloccarlo, ma per mezz’ora è stato il caos».
nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
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