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Africa Eco Race: prosegue la corsa senza frontiere

Dopo l’annullamento della tappa per via dal maltempo, la corsa riprende verso Akjoujt (Mauritania). “Insegue” il Tesorobus
Il punto di sosta vicino al mare

GROSSETO. È stata annullata la Dakhala – Chami, sesta tappa della 14esima edizione dell’Africa race 2022, che avrebbe dovuto trasferire la carovana in Mauritania.

Ma andiamo con ordine.

Domenica 23 ottobre è stato il giorno dell’unico riposo previsto dal programma per dare ai concorrenti la possibilità di recuperare fisicamente e di revisionare i mezzi in attesa della seconda, e ultima, settimana di gare. Dakhla è stata un momento di relax e convivialità, un tocco di civiltà per tutti in riva al mare, uniti nel bivacco.

Colazione sotto la tenda

Erano le 6 di ieri mattina, 24 ottobre, quando il francese Xavier Flick è partito per il collegamento lungo 370 chilometri verso il confine tra il Sahara occidentale, parte del Marocco e la Mauritania. Vicino alla barriera tra i due paesi, le autorità marocchine avevano allestito una tenda per offrire una ricca colazione a buffet. L’ennesima dimostrazione della straordinaria accoglienza che il Marocco ha dedicato alla corsa.

Verso la “terra di nessuno”

Dopo la colazione i concorrenti hanno preso la rotta verso la “terra di nessuno” per attraversare il confine con la Mauritania. Alle 10.30 la maggior parte delle moto e delle auto ha raggiunto il punto di partenza dotato di tende e acqua. Tutto era pronto per l’inizio dello speciale fissato alle 12. Purtroppo le condizioni del tempo a Dakhla e in particolare una fitta nebbia ha impedito il decollo di elicotteri e aerei dell’organizzazione. Quando questo è stato possibile erano trascorse più di tre ore con i concorrenti in stand-by con una temperatura di quasi 40 gradi e avevano consumato tutta l’acqua a disposizione e sarebbe stato molto imprudente farli partire per lo speciale di 200 chilometri.

Da qui la decisione di annullare definitivamente la tappa.

 

Africa Eco Race

Oggi, 25 ottobre, la corsa riprende con uno speciale di 470 chilometri verso Akjoujt. Una tappa con dune, dune e ancora dune, intervallate da piste sabbiose. Una tappa annunciata come la più difficile di questa 14esima edizione. Stefano Turchi e Giulio Ciabatti si trovano, rispettivamente, al 42° e 45° posto in classifica.

Il Tesorobus durante una sosta (foto di Alessio Corradini)

Il Tesorobus prosegue il viaggio

Il Tesorobus prosegue il suo viaggio in Mauritania. Dopo la sosta notturna nei pressi di Chami, ha ripreso il suo viaggio verso in Sengal.

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