GROSSETO. In tantissimi, ragazzi e ragazzini, ma anche adulti, si sono ritrovati in piazza Lulli per il flashmob a sostegno del campo di basket, aperto a tutti, dove ogni giorno è possibile giocare a basket.
Un gesto simbolico, allegro, divertente, organizzato per far sentire la propria voce o, meglio, il suono dei palloni, all’intolleranza di chi ha segato uno dei canestri del campetto.
“Meglio il suono dei palloni o il silenzio dello spaccio?” era il titolo dell’iniziativa, andata in scena alle 15 in punto di sabato 26 marzo.
Realizzare campi di basket come questo al velodromo
«Siamo convinti – dice Luca Giannini, genitore e dirigente della Pallacanestro Grosseto – che lo sport all’aria aperta sia la cosa migliore per i ragazzi. Meglio dei videogiochi. Una risposta sana e intelligente a tutti i problemi che affliggono gli adolescenti».
«Di campi come questo ce ne vorrebbero altri, in modo da “dividere” gli appassionati e offrire altri spazi ai più giovani. Siamo convinti che al velodromo, per esempio, ne potrebbero essere realizzati un paio. Crediamo che sarebbe una scelta molto intelligente da parte dell’Amministrazione che già ha creduto nello sport mettendo a posto questo impianto».
Il tam tam dei palloni in un giorno di primavera
Alle 15 in punto, per 5 minuti, tutti hanno palleggiato, in silenzio. E il tam tam ritmico dei palloni ha riempito l’aria di una delle prime splendide giornate di primavera.
Fuori tante famiglie, a guardare i bambini giocare al sole.
Difficile pensare che tutto questo possa dare fastidio.
IL VIDEO DEL FLASHMOB
LE IMMAGINI DEL FLASHMOB
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli