GAVORRANO. Le indagini sono concluse a stretto giro di posta: sono bastati tre mesi al sostituto procuratore Salvatore Ferraro per cristallizzare le accuse nei confronti dei due ragazzi che il 29 ottobre dell’anno scorso si sono presentati davanti al bar Nanni a Bagno di Gavorrano e hanno esploso tre colpi di pistola.
Spedizione punitiva per la droga
Ci sarebbe un debito di droga dietro alla spedizione punitiva organizzata dai due ragazzi nei confronti di un uomo che la sera del 29 ottobre era al bar Nanni.
Mario Busiello, 27 anni, difeso dall’avvocato Adriano Galli, il 14 dicembre era stato portato in carcere a Grosseto, su ordinanza del giudice Marco Mezzaluna. Con lui, è finito nei guai Iosif Marian Maties, 22 anni, difeso dall’avvocata Francesca Carnicelli.
Busiello, quando è stato fermato, aveva con sé un coltello a serramanico lungo 24 centimetri. Insieme Maties, il ventisettenne è indagato per aver portato con sé la pistola con il silenziatore, pistola detenuta illegalmente.
La sera del 29 ottobre, i due ragazzi hanno esploso tre colpi di pistola contro il bar: gesto questo, che è costato loro l’accusa di esplosione di colpi di arma da fuoco oltre a quello di minacce aggravate, nei confronti dell’uomo al quale – sembra – Busiello non aveva pagato l’hashish. «Io sono la camorra di Follonica», aveva urlato il ventisettenne, «Vieni qua che ti spacco la faccia».
I due, dovranno rispondere anche di lesioni aggravate, per il pestaggio dell’uomo. A Busiello è contestato anche il reato di rapina, per aver portato via il cellulare dell’uomo.
Il pm, ora che le indagini sono concluse, potrà chiedere al giudice il rinvio a giudizio dei due ragazzi.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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