FOLLONICA. Si era tagliato i polpastrelli e i palmi delle mani per spaccare la vetrina di una piadineria di Follonica ed entrare a rubare. Ma proprio le ferite che aveva riportato nella spaccata lo hanno incastrato: è stata quella la prova che a entrare nel locale, la notte del 9 marzo scorso, era stato un quarantottenne di Follonica.
La prova fornita ai carabinieri dal balcone
La prova che fosse stato lui, l’ha fornita direttamente ai carabinieri l’uomo dal balcone di casa sua, al quale si era affacciato quando i militari della compagnia di Follonica si sono presentati dopo aver ricevuto la denuncia da parte della proprietaria della piadineria.
Tutto era cominciato la notte prima: la donna era stata svegliata poco dopo le 4 del mattino dal panettiere che ha il forno vicino alla piadineria. L’uomo si era accorto che la vetrina del locale era spaccata e che c’erano grosse macchie di sangue per terra. Chi era entrato nel locale, chiuso dal pomeriggio dell’8 marzo, aveva spaccato la vetrina e si era tagliato. Poi, una volta entrato, aveva portato via un I-Phone e circa 100 euro. Ma i danni al locale erano stati diversi.
La donna aveva consegnato ai carabinieri anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza nelle quali si vedeva bene l’uomo. I militari lo avevano riconosciuto: nel corso degli anni, il quarantottenne aveva compiuto diversi furti nella città del Golfo.
In carcere in attesa dell’interrogatorio
Quando i carabinieri si sono presentati davanti a casa dell’uomo, lui si è affacciato al balcone e ha mostrato le mani: aveva i polpastrelli tagliati che ancora sanguinavano. Il giudice Sergio Compagnucci ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, su richiesta del sostituto procuratore Salvatore Ferraro.
Valerio Cinelli è stato portato al carcere di via Saffi: venerdì 29 aprile sarà interrogato. Difeso dall’avvocato Franco Ciullini, Cinelli è accusato di furto aggravato. Secondo il giudice, l’uomo, affacciandosi al balcone e mostrando le mani con i taglia «ammetteva la propria responsabilità». Aveva scassinato la vetrata d’ingresso della piadineria a mani nude e questo «dimostra la spiccata capacità a delinquere – scrive il giudice nell’ordinanza – dell’indagato».
Si tratta insomma «di un soggetto allo sbando che ritiene di non avere nulla da perdere e dunque per questo capace di commettere reati in qualsiasi momento e in ogni contesto. Ne viene – spiega il giudice Compagnucci – che l’unica maniera per neutralizzare la sua capacità a delinquere è quella di sottoporlo a custodia in carcere».
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