Porto insabbiato, via le barche, si scava il fondo Skip to content

Porto insabbiato, via le barche, si scava il fondo

Tutte le barche all’ormeggio sono state tolte, e nei prossimi giorni è previsto l’arrivo del pontone che poi procederà, dall’imboccatura, a scavare. I lavori previsti coperti da un contributo regionale per 1,5 milioni di euro
Il porto canale di Castiglione della Pescaia senza natanti ormeggiati
Il porto canale di Castiglione della Pescaia senza natanti ormeggiati

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Mancano pochi giorni all’inizio dell’escavo nel porto canale di Castiglione della Pescaia, previsto per il 15 marzo, e praticamente tutte le barche che erano all’ormeggio sono state portate via. Da tempo, infatti, il porto insabbiato creava problemi alle barche più grosse e ai pescherecci.

L’amministrazione comunale ha previsto il via delle prime operazione a metà marzo, meteo permettendo, con l’arrivo del pontone della ditta che si è aggiudicata i lavori.    

Una visuale particolare del porto canale di Castiglione della Pescaia

L’opera sarà fatta grazie ad un finanziamento regionale del Fondo sviluppo e coesione, che l’amministrazione si è aggiudicata e che coprirà completamente le spese.

Il porto canale di Castiglione della Pescaia

Come annunciato circa due mesi per completare i lavori di escavo. Nelle prime tre settimane saranno rimossi tutti i corpi morti e le catenarie che negli anni sono state piazzate al centro del canale. Poi il moto-pontone attrezzato con escavatore dotato di un braccio operatore inizierà l’escavo. Infine nelle ultime settimane saranno installati i nuovi sistemi di ormeggio con vite elicoidale.

Il porto canale di Castiglione della Pescaia senza barche ormeggiate

8000 metri cubi di sedimenti da scavare

Il dragaggio interesserà circa 8000 metri cubi di sedimenti, che saranno poi stoccati troveranno in discarica.

Per promuovere il progetto ci sono stati i pareri favorevoli della Soprintendenza archeologica, della Direzione mobilità e infrastrutture, di quella dell’agricoltura e di quella dell’ambiente ed energia della Regione Toscana. Inoltre, hanno espresso il loro assenso obbligatorio anche la Capitaneria di Porto, il Demanio marittimo e il Comando della polizia municipale.

 

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