Omicidio di Cenaia: serve una nuova perizia | MaremmaOggi Skip to content

Omicidio di Cenaia: serve una nuova perizia

Incaricato il consulente del tribunale: dovrà ricostruire la dinamica dell’omicidio sulla base delle dichiarazioni dell’impiegato in carcere per l’uccisione dello spacciatore
La corte di assise del processo
La Corte d’assise del processo

GROSSETO. Un approfondimento, per capire se dal fucile imbracciato da Filippo Guerra la sera del 20 agosto del 2020, quando è stato ucciso Dekhir Abdelilah, 22 anni, poteva essere partito accidentalmente un secondo colpo o se invece, come hanno già stabilito i periti balitici incaricati dalla procura,  quel fucile poteva sparare un solo colpo, quello che avrebbe ucciso il giovane spacciatore.

La ricostruzione della sparatoria

In aula, di fronte al sostituto procuratore Giampaolo Melchionna e al difensore dell’impiegato 48enne che sta aspettando la fine del processo rinchiuso nel carcere di Prato, ha giurato il perito incaricato dalla Corte d’assise: si tratta di Claudio Gentile, messinese, che è stato perito balistico della famiglia di Carlo Giuliani, il manifestante ucciso durante il G8 di Genova.

L'avvocato Lorenzo Mascagni e il pm Giampaolo Melchionna
L’avvocato Lorenzo Mascagni e il pm Giampaolo Melchionna

È stata la presidente dell’assise, Laura Di Girolamo, (giudice a latere Marco Bilisari) a leggere i quesiti ai quali dovrà rispondere il consulente nominato dal tribunale: cinque, le domande, poste al perito, dalla dinamica dell’azione che ha portato alla morte dello spacciatore 22enne, al meccanismo di funzionamento del fucile che Guerra imbracciava quel giorno nella strada di Cernaia.

Soprattutto, Gentile dovrà chiarire se quel fucile avrebbe potuto sparare colpi in sequenza e quindi se il secondo colpo poteva essere partito accidentalmente come ha sostenuto Guerra. La corte ha chiesto poi di specificare la distanza tra l’impiegato e il giovane spacciatore quando fu esploso il colpo mortale, proprio per valutare meglio la versione resa dall’imputato durante il processo. Risposte che il perito si è impegnato a depositare entro sessanta giorni.

L’analisi dei corpi di reato

Claudio Gentile comincerà le operazioni peritali oggi stesso, mercoledì 26 gennaio, mentre il pm Giampaolo Melchionna ha nominato un proprio consulente, Vittorio Balzi. Lorenzo Mascagni, avvocato di Guerra, si è preso tre giorni di tempo per decidere se affidarsi a un proprio consulente.

Saranno i reperti, i corpi di reato come il fucile, le cartucce, la borra, ma anche la bottiglia di plastica contro la quale avrebbe sparato per primo il giovane magrebino, al quale Guerra – questa è stata la sua versione dei fatti – aveva dato il fucile per provarlo. Il perito ha anche chiesto di poter vedere le immagini dell’autopsia del ragazzo, per valutare meglio la dinamica della sua uccisione.

                                                                                                                                                                                                                                  Riproduzione riservata ©

 

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati