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Maremma delle meraviglie: Campagnatico re sulla collina

Dai romani ai giorni nostri, storia e sviluppo di uno dei luoghi più caratteristici della Maremma
Uno dei panorami visibili dal borgo di Campagnatico (foto di Andrea Fabbreschi)

CAMPAGNATICO. Un borgo sulle colline, una perla della Maremma. Questa è Campagnatico, dove la natura si lega alla storia.

Una storia che inizia alla fine del V sec. D.C., quando la deposizione dell’imperatore Romolo Augusto da parte del barbaro Odoacre mette fine all’epoca imperiale romana. Inizia l’epoca altomedievale.

La Pieve di San Giovanni Battista a Campagnatico (foto di Andrea Fabbreschi)

È in questo periodo che i territori dell’ormai decaduto impero divengono insicuri e preda di incursioni. Così si forma la struttura insediativa dei borghi maremmani.

Fondati da popolazioni che abbandonato il fondovalle, insicuro per le incursioni e malsano a causa dell’interruzione delle opere di manutenzione del territorio a cura dei grandi latifondisti dell’Impero, i primi insediamenti mettono le fondamenta nei crinali, sulle vie di comunicazione o sulle colline in posizione più salubre e meglio difendibile dalle scorribande di barbari e avventurieri.

Come nasce Campagnatico

In uno di questi crinali, a dominio della via di comunicazione che dalle coste tirreniche porta all’entroterra senese e fiorentino, nasce il primo nucleo abitato di Campagnatico: attorno al castello, costruito sul punto più alto e meglio difendibile, con le abitazioni disposte ai lati della via di comunicazione difesa dal fortilizio.

Uno scatto delle vie a margine del borgo (foto di Andrea fabbreschi)

La sicurezza garantita dal castello e le migliori condizioni di vita del nuovo insediamento richiamano presto nuovi abitanti.

Il borgo, nato nel IX-X sec. arriva quindi intorno al XII sec al suo massimo sviluppo. Nascono le due chiese di San Giovanni Battista e di S. Antonio all’interno dell’abitato, in aggiunta alla chiesa di S. Maria nelle immediate vicinanze.

Si sviluppano anche le mura in pietra a protezione dell’insediamento e il centro abitato assume sostanzialmente le forme che ancora oggi risultano ben leggibili e conservate nei confini del centro storico di Campagnatico.

La trasformazione del nucleo storico di Campagnatico avviene sotto la dominazione della famiglia Aldobrandeschi, che per due secoli domina incontrastata il feudo ed il territorio sottostante.

Dante Alighieri la nomina nel Purgatorio

Nel XIII sec. l’ascesa delle città comunali, (Siena e Firenze furono da esempio per la Toscana), mette fine all’epoca feudale instaurando un nuovo regime ed una nuova forma di governo su tutta la Maremma.

Lo scontro tra Siena ed il feudo Aldobrandesco si risolve rapidamente a vantaggio della città comunale, con la sconfitta di Umberto Aldobrandeschi, la cui morte venne ricordata da DanteAlighieri nell’ XI canto della Divina Commedia.

Nell’anno 1559 la conclusione della guerra tra Siena e Firenze a vantaggio di quest’ultima, mise fine alla supremazia del Comune senese sul territorio campagnatichese. Firenze, con i Medici, ottenne il controllo di Campagnatico, e anche la Maremma divenne uno dei territori dominati da Cosimo de Medici e dai suoi successori.

L’ascesa della nuova dinastia non cambiò di molto i destini di Campagnatico che, persa l’importanza strategica e la centralità del periodo Aldobrandesco, si ritrovò tuttavia a rappresentare il riferimento ed il fulcro di un territorio che ancora oggi sostanzialmente costituisce il suo Comune.

La Toscana passa, a metà del XVIII secolo ai Lorena e Campagnatico diviene parte della cosiddetta Provincia Inferiore Senese, nella quale l’opera di bonifica e di riforma agraria avviata da Pietro Leopoldo, costituiscono il punto di partenza per la rinascita di un territorio nel quale ancora oggi risultano fortemente presenti e leggibili i segni e gli effetti di quelle opere.

Campagnatico emerge, al pari degli altri centri maremmani collocati nei dintorni della pianura bonificata, come capoluogo di un territorio riformato, tornando a crescere per numero di abitanti e per estensione.

La Campagnatico contemporanea

Il passaggio al Regno d’Italia non comporterà per Campagnatico particolari sconvolgimenti, e sarà solamente nel periodo post-bellico che il borgo assumerà sostanzialmente la sua attuale conformazione, con le espansioni moderne nelle due direttrici a sud e a nord dell’abitato storico.

Entrata del Rione Santa Maria (foto di Andrea Fabbreschi)

Campagnatico mantiene ancora oggi quasi intatti i segni della storia e del passaggio del tempo tra le sue vecchie mura, rendendo assolutamente leggibile la stratificazione che il tempo e la storia ci hanno consegnato.

Tra le piazze, le antiche chiese, il bellissimo giro delle mura di facile individuazione, le vie gerarchicamente disposte intorno al castello ed alla Chiesa della Pieve, emerge il magnifico contrasto tra la compattezza del centro storico e la grandiosità di un paesaggio conosciuto in tutto il mondo.

Un’eredità di bellezza che tutti si augurano le future generazioni sappiano apprezzare, ricordandone la storia per conservare e valorizzare con consapevolezza gli aspetti caratteristici ed essenziali.

La magica Campagnatico e i suoi eventi

INFORMAZIONI

Pro loco Campagnatico

Email: prolococampa@libero.it

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