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Lorenzo, 2 anni: la vita appesa a un trapianto

L’appello della mamma, medico grossetano: «Donate midollo per Lorenzo e per chi ha bisogno di un trapianto». Ecco come diventare donatore
Il piccolo Lorenzo sulla spiaggia di Marina
Il piccolo Lorenzo sulla spiaggia di Marina

GROSSETO. Lorenzo ha 2 anni. È un bimbo sorridente, gioioso, vivace, bellissimo. Nessuno direbbe che è affetto da una malattia rara che ha stravolto la sua vita e quella della sua famiglia. Una patologia dalla quale può guarire completamente e tornare a una vita normale solo con un trapianto di midollo osseo.

Esattamente 4 mesi fa, infatti, gli è stata diagnosticata una rara immunodeficienza congenita, la malattia granulomatosa cronica. «Aveva spesso la febbre – racconta la madre, Francesca Cannarile, medico di famiglia a Grosseto – per cui mi sono rivolta alla pediatria dell’ospedale Misericordia. L’equipe della dottoressa Susanna Falorni, con grande competenza e professionalità, ha capito subito che c’era qualcosa che non quadrava e ci ha inviati al Meyer». 

Al secondo ricovero a Firenze, è arrivato il responso. «Sono stati bravissimi, perché hanno fatto la diagnosi praticamente subito, mentre per altri bambini nelle sue stesse condizioni il percorso diagnostico è stato molto più lungo. Ora stiamo aspettando che si trovi un donatore», riprende la madre.

Alla ricerca del “gemello nel mondo”, con midollo compatibile

Più facile a dirsi che a farsi, perché la possibilità che un donatore sia compatibile al 100 %, questa è la percentuale necessaria per l’intervento, è 1 su 100.000. In poche parole, Lorenzo, deve trovare il suo gemello nel mondo

Dallo scorso novembre, per Lorenzo e Francesca, che peraltro ha perso il compagno e padre di suo figlio, la vita si è ribaltata. Essendo suscettibile alle infezioni, il bimbo non può frequentare l’asilo nido e deve evitare di stare a contatto con altre persone in luoghi chiusi. Quello che per i suoi coetanei è il gioco e lo stare insieme, per lui può invece diventare un grave problema.

«Da alcuni mesi, sta seguendo una terapia antibiotica che lo protegge e lo rende meno sensibile – spiega Francesca Cannarile – ma non può fare vita sociale come tutti gli altri bambini. La sua unica speranza di guarigione è affidata al trapianto di midollo, da un donatore esterno. Lorenzo infatti è figlio unico e suo padre non è più con noi. In questa fase deve proteggersi dalle infezioni per arrivare all’intervento nelle migliori condizioni. Poi, una volta superato il lungo periodo post trapianto, sarà guarito del tutto».

L’appello della mamma: donate midollo per Lorenzo e per chi ha bisogno di un trapianto

Da mamma e da medico, l’appello di Francesca è forte e chiaro. Lo lancia dalle pagine di MaremmaOggi e lo ha fatto con un lungo post su facebook. «Con un semplice prelievo di sangue si può iniziare ad aiutare Lorenzo, un altro bimbo o un adulto malato. Diventare donatore significa donare vita, dare una speranza a chi è ammalto, significa diventare un eroe per qualcuno», dice.

La banca dati del midollo osseo è internazionale e aderiscono donatori da tutto il mondo. Ed è lì che si cerca disperatamente la sequenza gemella a quella di Lorenzo.

Basta un semplice esame del sangue per entrare nella grande famiglia mondiale dei donatori. «Non c’è nulla da temere – riprende Francesca – oggi anche le tecniche per la donazione sono cambiate. C’è ancora la metodica tradizionale del prelievo dalla cresta iliaca, ma c’è anche un nuovo sistema da cellule staminali periferiche che vengono prese dal sangue, dopo alcuni giorni di una terapia specifica. Noi non possiamo fare altro che aspettare e sperare che arrivi quanto prima la chiamata che possa riportarci a una vita normale».

I requisiti per diventare donatore 

Per iscriversi all’elenco dei donatori servono pochi requisiti: essere in buone condizioni di salute, pesare almeno 50 kg, avere tra i 18 e i 35 anni compiuti. L’iscrizione al registro avviene dopo aver fatto un colloquio medico e un prelievo di sangue in un centro trasfusionale. In Toscana è necessario pre-iscriversi al portale dell’Admo (l’associazione donatori midollo osseo), dopodiché il donatore verrà contattato telefonicamente per fissare un appuntamento. Chi vive fuori Toscana può trovare la sede Admo più vicina sempre sul portale.

Una volta iscritto nel registro, il donatore sarà successivamente chiamato dall’ospedale solo in caso di iniziale compatibilità con qualcuno in attesa di trapianto. La donazione effettiva di midollo osseo avverrà solo a seguito di ulteriori accertamenti.

Rivolgersi all’Admo

Per ulteriori informazioni, oltre al sito dell’Admo, contattare il numero  338 426 6318 (anche whatsapp), oppure scrivere a info@admotoscana.it.

 

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