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L’architetto, la veterinaria e l’amore per i pipistrelli – IL VIDEO

Sabato 1° ottobre al Parco della Maremma taglio del nastro della mostra dei disegni dell’architetto Marcello Giacolini

ALBERESE. Forse Batman non aveva i superpoteri. Ma certamente li hanno i mammiferi ai quali si è ispirato per diventare il supereroe che tutti riconoscono. Creature affascinanti, che riescono a volare utilizzando i loro muscoli: sono i pipistrelli, protagonisti di tanti racconti, di leggende metropolitane e ora anche di una mostra che sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle 17 al Centro visite del Parco ad Alberese. 

Mostra che propone i disegni di Marcello Giacolini, architetto geniale, che alla fine del anni ’60 ha rappresentato i chirotteri con la tecnica del puntinato a china su lucido. Tecnica che utilizzava nella sua professione di architetto. 

Il prof. innamorato della natura

Non poteva che essere il Parco della Maremma ad ospitare la mostra: in esposizione ci sono 24 riproduzioni fedeli, in scala 1:1, delle tavole realizzate dall’architetto grossetano con una tecnica difficile e minuziosa, che all’epoca veniva ampiamente impiegata nel disegno naturalistico perché in grado di restituire con eccezionale raffinatezza i volumi, le superfici e l’anatomia dell’animale.

Insegnante, uomo colto e pieno di interessi, Marcello, classe 1934, è scomparso nel 2015 dopo una lunga malattia. È stato per 30 anni professore all’istituto tecnico per geometri di Grosseto, dove ha lavorato come insegnante anche il fratello gemello Mario, con il quale ha condiviso la grande passione per le scienze naturali.

I due gemelli, insieme a Giuseppe Guerrini, hanno contribuito, tra l’altro, al primo allestimento del Museo di Storia Naturale di Grosseto, in via Mazzini, con l’acquisto di materiale che è ancora oggi esposto nella nuova sede, in piazza Pacciardi.

La mostra di disegni al Parco della Maremma è arricchita da pannelli informativi e da un video che raccoglie approfondimenti sul mondo dei pipistrelli, a cura dei chirotterologi del Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese, Gianna Dondini e Simone Vergari. E poi l’intervista all’ingegner Mario Giacolini, che parla del rapporto con il suo gemello; la testimonianza della figlia di Marcello, Clarissa Giacolini. Veterinaria, presidente dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Grosseto, Clarissa ha ereditato dal padre e dallo zio la passione per i pipistrelli. Infine, il contributo dell’ingegner Mario Di Felice, amico e collega dei gemelli, e un approfondimento sulla tecnica del puntinato e sul suo utilizzo in campo scientifico, a cura del disegnatore naturalista Sandro Sacchetti. Sarà inoltre possibile ammirare uno dei disegni originali di Marcello, su foglio lucido, custodito in una teca. La mostra rimarrà visitabile fino al 28 febbraio 2023 con ingresso libero. Per le scuole saranno organizzate delle attività didattiche e laboratori di interesse naturalistico e grafico.

I gemelli con il pallino della ricerca

Una mostra, quella dedicata ai disegni dell’architetto Giacolini, che è stata fortemente voluta dal presidente del Parco Simone Rusci. «La mostra  è prima di tutto un atto di affetto e un riconoscimento del contributo artistico e scientifico di due appassionati ricercatori naturalistici grossetani – spiega –  Quella dei gemelli Mario e Marcello Giacolini è una grande storia in una piccola provincia italiana. Studiosi enciclopedici ed eclettici, hanno dedicato la loro vita a uno studio personale, quasi intimistico, senza finalità professionali né economiche; senza confini disciplinari, senza ostentazioni. Una storia rimasta per molto tempo “segreta” e sulla quale intendiamo fare un po’ di luce». 

La locandina dell’evento

L’evento è realizzato dal Parco della Maremma con il patrocinio dell’ordine degli ingegneri, l’ordine degli architetti, il collegio dei geometri, l’ordine dei veterinari, la cassa nazionale dei Biologi, la Fondazione Grosseto Cultura, il Museo di Storia Naturale e la Provincia di Grosseto. I disegni sono stati gentilmente concessi dalla famiglia di Mario e Marcello Giacolini.

I gemelli Mario e Marcello Giacolini nascono nel 1934, a Grosseto. Entrambi studenti al liceo scientifico, vengono divisi dalla madre dopo un primo anno accademico infruttuoso all’Università di ingegneria a Pisa. Marcello si laurea in architettura a Firenze, Mario in ingegneria a Bologna. Dopo la laurea esercitano la professione di ingegnere e architetto firmando importanti opere e partecipando a numerose commissioni edilizie.

Mario e Marcello Giacolini

Ma il lavoro più importante della loro vita diventa presto per entrambi l’insegnamento: per 30 anni sono professori dell’istituto tecnico per geometri di Grosseto. Mario insegna tecnologia e Marcello costruzioni, contribuendo alla formazione di almeno tre generazioni di tecnici. Contemporaneamente fin da piccoli coltivano la grande passione per le scienze naturali. Crescendo acquistano libri in tutta Europa fino a comporre una biblioteca privata, che conta oltre 10mila volumi dal 1500 ad oggi, con le prime edizioni dei più grandi studiosi di storia naturale, da Gessner ad Aldobrandi. Il giorno lavorano e la sera si ritrovano seduti al tavolo del loro studio di casa, per dedicarsi alle scienze naturali, con particolare attenzione alla tassonomia dei mammiferi.  

Mario Giacolini racconta che quando erano piccoli erano fisicamente indistinguibili. Diversi i caratteri: Marcello più silenzioso e riflessivo, ascoltava, Mario amava parlare. Marcello in particolare aveva sviluppato la passione per i pipistrelli e quando era insegnante aveva portato anche alcuni suoi alunni nelle grotte per catturare alcuni esemplari con il retino. Li osservava, li classificava per poi liberarli di nuovo nel loro ambiente. Mario lo aspettava fuori dalle grotte. Poi Marcello cominciò a disegnarli affinando sempre più la tecnica del puntinato e diventando un disegnatore naturalistico autodidatta molto bravo. Ci sarebbe tanto ancora da scrivere sulla vita di Mario e Marcello. Un modo per scoprirla è quello di visitare la mostra allestita al Parco della Maremma.

La mostra è visitabile fino al 28 febbraio 2023, tutti i giorni, nei seguenti orari: il 1° ottobre, alle 17 in occasione dell’inaugurazione; il 2 ottobre dalle 8.30 alle 16. Dal 3 ottobre con orario 8.30 – 13.30.

L’ingresso è libero.

 

 

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