«Iscrivete i figli alla scuola di via Monte Bianco» | MaremmaOggi Skip to content

«Iscrivete i figli alla scuola di via Monte Bianco»

L’appello di una mamma e appresentante di classe delusa dopo l’incontro in Comune: «Il ripensamento di pochi salverebbe la serenità di tutti»
La scuola di via Monte Bianco viene ristrutturata
La scuola di via Monte Bianco

GROSSETO. Gli unici rimasti in silenzio sulla questione della scuola di Monte Bianco sono stati i genitori. Quasi tutti. Una mamma, infatti, aveva già parlato con la redazione di MaremmaOggi, preoccupata per il futuro scolastico dei propri figli. Ma lo aveva fatto in forma anonima, pur raccogliendo il malessere di molte altre famiglie.

Ora sono anche altri a parlare, perché loro, insieme ai figli (e al personale), sono quelli che più di tutti subiranno le conseguenze delle future decisioni sul futuro della scuola primaria “Enrico Toti”. Dopo la seduta congiunta della III e IV commissione consigliare del 17 febbraio, infatti, si sa che dove si trova la sede attuale verrà costruita una nuova scuola e che gli studenti non verranno trasferiti. Presto l’amministrazione si incontrerà con i progettisti e solo allora i genitori potranno avere qualche sicurezza in più su modalità e tempi. 

Ma se le certezze sul destino degli studenti e della scuola sono ancora vaghe, è chiara invece la delusione dei genitori, che, dopo i primi mugugni da spettatori del dibattito in consiglio comunale, hanno deciso di parlare.

La prima è Elena Merlini, la rappresentante della classe terza A, portavoce dei genitori che chiedono sicurezze, certezze e serenità per i loro figli. Aspetti che per adesso vacillano e con una continuità didattica messa in pericolo. «Per il quarto anno consecutivo, la nostra classe rischia di perdere la maestra di italiano» dice subito la mamma.

«Nessun genitore della scuola ha mai sollevato questioni sui lavori. Anzi abbiamo atteso in silenzio fiduciosi, al massimo polemizzando tra noi sulle ipotesi di sistemazione in container o sullo smembramento. Ma siamo mamme e a volte ci fasciamo la testa prima di rompercela» precisa Merlini.

La delusione dei genitori

La rappresentante di classe aveva scelto di essere tra gli spettatori della commissione per capire bene le dinamiche ancora poco chiare di tutta la vicenda. Per poi riferire tutto con precisione alla sua classe. Ma è rimasta molto delusa. «Sinceramente mi aspettavo ben altro da un’amministrazione che, non mi vergogno a dirlo anche se a questo punto forse sì, ho votato – racconta rammaricata – Avessi scelto l’opposizione sarei potuta arrivare anche prevenuta, ma quello che mi sono trovata davanti è stato a dir poco agghiacciante».

«Molto probabilmente il fatto che assessore e consigliere comunale abbiano i bambini nella scuola, ha dato a noi tutti più sicurezza – riflette la mamma – mettendoci nella condizione di sottovalutare il danno e di non riuscire a capire bene la linea sottile che divide assessore/genitore e quindi sperare in maggiore chiarezza e trasparenza».

«Nessuno ha pensato ai bambini»

Merlini, insieme agli altri genitori presenti alla commissione, ha assistito anche alla risposta del provveditorato: i dati parlano, ci sono meno iscrizioni e questo significherà meno personale al lavoro.

«I bambini iscritti non sono sufficienti a garantire il posto alla nostra maestra – sottolinea – Abbiamo visto i nostri bimbi affezionarsi a ogni insegnante e soffrirne ad ogni cambio. Li abbiamo visti mentre cercavano di adattarsi a tecniche di studio diverse, li abbiamo visti impegnarsi con grosse difficoltà per recuperare il programma. Grazie a questa nuova maestra siamo riusciti a ristabilire la serenità dei nostri figli. Non possiamo, per il quarto anno consecutivo, ricominciare da capo e non possiamo permettere che tutto questo avvenga solo per la poca chiarezza che c’è stata».

«Stiamo parlando di bambini, forse è questo che sfugge un po’ a tutti – dice da rappresentante e da mamma – Al momento si parla di numeri, ma quei numeri sono persone, sono bimbi. Nessuno, e ripeto nessuno, si è fermato un minuto a riflettere su cosa significa essere bambini, cosa significa ogni anno cambiare maestra, cosa significa ogni anno a perdere una persona a cui si vuole bene sena comprenderne il motivo».

«Ogni giorno – prosegue la mamma – ci facciamo belli difendendo i diritti di qualcuno, ma io non ho sentito nessuno difendere questi bambini che si ritroveranno di nuovo a dover essere vittime solo della “logica dei numeri”».

L’appello a chi non ha iscritto i figli in via Monte Bianco

La rappresentante poi si rivolge ai genitori che non hanno scelto la scuola. Un loro ripensamento potrebbe salvare la continuità didattica e la serenità delle classi. «Chiedo a tutte quelle mamme che per la poca chiarezza dell’amministrazione hanno scelto di non iscrivere i propri figli in via Monte Bianco, di credere in noi genitori, nei docenti e in tutto il personale. Chiedo a chi ha paura di cosa accadrà di scegliere la nostra scuola perché non è la scuola che deve rimetterci. Perché in questo momento la scuola sono tutti i nostri bimbi» rimarca Merlini.

«Noi genitori siamo uniti, siamo sereni e nessuno di noi metterebbe in pericolo la vita del proprio figlio. Vi garantisco che quella scuola è ben altro è da anni una delle migliori, i genitori sono compatti, la dirigente è la migliore che potessimo avere in questo momento. Parla di persone e non di numeri, l’unica preoccupazione delle maestre sono i bambini. Dunque, non quella di tenersi il posto», rimarca.

«Non è giusto far perdere bambini e personale a questa scuola a causa della poca chiarezza. Rappresentanti di classe, di istituto, docenti, personale e dirigente siamo tutti disponibili per spiegare come stanno le cose e rasserenare chi ha ancora dei dubbi. Non posso convincere nessuno a trasferire i propri bimbi da noi – conclude – ma posso dire con certezza che la scuola di via Monte Bianco è e resterà sempre una delle migliori. E io la sceglierei solo per questo».


LEGGI ANCHE

La scuola di via Monte bianco si farà. E i bimbi non si spostano
Scuola di via Monte Bianco, l’assessora si dimetta

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati