Il mistero del tesoro di Scarlino. 100 monete nascoste nella Rocca Skip to content

Il mistero del tesoro di Scarlino. 100 monete nascoste nella Rocca

Il tesoro di Scarlino, 100 monete d’oro nascoste dal XV secolo. Ora si possono ammirare nel nuovo spazio espositivo
La Rocca e il tesoro di Scarlino, 100 monete d'oro da 7 zecche diverse
La Rocca e il tesoro di Scarlino, 100 monete d’oro da 7 zecche diverse

SCARLINO. La storia di quelle 100 monete d’oro, il tesoro di Scarlino, si perde nella notte dei tempi. Forse furono celate intorno alla metà del XV secolo, murate in una nicchia, raccolte in un fragile vasetto.

Sono molti gli interrogativi legati a quelle 100 meravigliose monete d’oro, pare coniate in sette luoghi diversi, e già il 7 è un numero che porta con sé molti significati simbolici: di chi erano? Perché furono nascoste? A cosa dovevano servire, visto che in quell’epoca 100 monete d’oro erano un patrimonio enorme?

Furono scoperte nel 1982, da allora sono conservate nel centro di documentazione intitolato a Riccardo Francovich, il celebre archeologo e medievista fiorentino, che tanto ha dato a Grosseto. Insegnò infatti anche nella sede universitaria di Grosseto, e qui iniziò la propria attività di archeologo sin dagli anni Settanta, a partire dalle indagini intraprese nel 1978 in occasione del restauro del Cassero senese nella fortezza medicea. Tra le sue maggiori campagne va ricordata la nascita del parco archeominerario di San Silvestro, a Campiglia Marittima (1984-1992).

Tesoro di Scarlino, nuovo spazio espositivo

Ora il tesoro di Scarlino ha una nuova area espositiva e può essere ammirato.

Domenica 4 dicembre, infatti, in occasione della manifestazione “Domenica nei Musei di Maremma”, organizzata dalla rete dei Musei di Maremma, è in programma l’inaugurazione del corner che si trova nel Centro di documentazione, in via della Rocca.

I Musei di Scarlino hanno infatti organizzato una giornata dedicata al tesoro e alla conoscenza di Scarlino del centro storico: l’evento inizierà alle 10.30, con la presentazione del progetto e del nuovo ambiente, e con la possibilità di visitare il museo che accoglie il tesoro.

Dalle 15.30 il direttore dei Musei di Scarlino, Lorenzo Marasco, e Marco Paperini, public historian della società Past in Progress, che gestisce la rete museale scarlinese, accompagneranno i visitatori alla riscoperta della storia di Scarlino del XV secolo, con visite all’area archeologica della Rocca e ai monumenti del borgo.

La partecipazione è gratuita ma occorre la prenotazione al numero 0566 38023 o inviando una mail a info@pastexperience.it.

A marzo 2022 il progetto “L’oro della comunità: il tesoro della Rocca di Scarlino”, elaborato dal Comune e dai Musei di Scarlino in collaborazione con la società Past in Progress, ha ottenuto un finanziamento di 8mila euro dalla Fondazione CR Firenze, nell’ambito del bando per la “Valorizzazione e la tutela del patrimonio storico e artistico”, a cui è stato aggiunto un contributo dell’Amministrazione di 5mila euro. 

Il direttore Marasco: «Una storia nascosta dietro al tesoro di Scarlino»

«Adesso – spiega il direttore dei Musei di Scarlino, Lorenzo Marasco – siamo in grado di inaugurare il nuovo spazio espositivo, dotato di una moderna vetrina e di un apparato didascalico, che racconta la storia nascosta dietro al prezioso ritrovamento e dà nuova vita alle 100 monete d’oro».

«Il tesoretto fu nascosto in una muratura dell’antica chiesa della Rocca intorno alla metà del XV secolo, quasi certamente durante l’assedio di Piombino da parte di Alfonso d’Aragona nel 1447, per timore che il giovane Stato degli Appiani, e quindi anche Scarlino, cadesse in mano nemica».

«Il tesoro rappresenta il capolavoro del museo e dopo il primo allestimento del Centro di documentazione del territorio “Riccardo Francovich”, aperto al pubblico nel 1994, meritava di essere adesso raccontato con nuovi strumenti, in modo più efficace e con una moderna visione di quella che fu la vita di Scarlino in uno dei momenti più gloriosi della sua storia. Allo stesso periodo, infatti, risale anche lo splendido ciclo di affreschi rinvenuti pochi anni fa nell’antico oratorio di Santa Croce, poco fuori l’area della Rocca, e che rappresenta un’altra eccezionale manifestazione del livello economico e culturale raggiunto a quel tempo dalla comunità di Scarlino». 

L’Amministrazione comunale  sta lavorando per promuovere e valorizzare il patrimonio storico e artistico del borgo. «Siamo molto soddisfatti di inaugurare questo nuovo spazio espositivo – spiega l’assessore alla cultura, Michele Bianchi –: i risultati raggiunti anche nel 2022 dai Musei di Scarlino sono la conferma che il lavoro che stiamo facendo va nella direzione sperata. Il nostro obiettivo è porre al centro dei processi di valorizzazione la comunità e la storia del territorio, rendendo accessibili a tutti le tracce del proprio passato».


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