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Il dg della Asl verso la proroga dell’incarico

Per Antonio D’Urso, il cui mandato scade l’8 marzo, si aprono almeno altri 60 giorni al vertice dell’azienda. In arrivo anche il nuovo direttore della ginecologia di Grosseto
Simona Dei, Antonio D'Urso e Francesco Ghelardi
Da sinistra Simona Dei, Antonio D’Urso e Francesco Ghelardi

GROSSETO. Si avvia verso la proroga di due mesi il mandato di Antonio D’urso, alla guida della Asl sudest dall’8 marzo 2019. Il suo incarico come direttore generale scade tra 12 giorni e con lui, entro 60 giorni dalla nomina del nuovo dg (se c’è), salvo riconferma, termina l’incarico anche della direttrice sanitaria Simona Dei, e del direttore amministrativo, Francesco Ghelardi, entrambi nominati dal predecessore di D’Urso, Enrico Desideri, nel 2016.

Il mandato è agli sgoccioli non solo per D’Urso, ma anche per il dg dell’Asl Centro, Paolo Morello Marchese, nominato il 28 febbraio 2019, e la dg dell’Asl Nord Ovest, Maria Letizia Casani, nominata il 1° marzo 2019. 

La notizia che Giani sarebbe orientato a lasciare le cose come stanno nello scacchiere delle Asl e della Aziende ospedaliero-universitarie toscane almeno per altri due mesi, arriva direttamente dai corridoi fiorentini.

Una decisione che il presidente sembrerebbe sul punto di prendere per lasciar tirare il fiato alla sanità toscana fiaccata da due anni di pandemia, con lo stato di emergenza ancora in atto e con molti problemi da risolvere, dalla nuova organizzazione che imporrà l’evoluzione dell’emergenza, alle note dolenti dei bilanci. Dall’altra parte si dice che Giani abbia complessivamente apprezzato il lavoro dei direttori generali dell’era Rossi.

In ogni caso la spinosa questione è solo procrastinata e, tempo due mesi, la sanità toscana rischia di rimanere senza testa. Non resta che aspettare le mosse di Giani e della politica, anche se, detto dallo stesso assessore Simone Bezzini in visita a Grosseto a gennaio, «la nomina dei direttori generali è una prerogativa del presidente, che ha tutta l’intenzione di esercitarla appieno».

Peraltro, il 4 febbraio, la Regione ha pubblicato il decreto dirigenziale numero 1612, che approva le rose dei candidati alla nomina di direttore generale delle Aziende sanitarie e degli Enti del Servizio sanitario toscano.

In arrivo il primario della Ginecologia del Misericordia

Questione di giorni e dovrebbe essere formalizzata anche la nomina di Filippo Francalanci alla guida della Ginecologia dell’ospedale di Grosseto. Maremma Oggi aveva dato la notizia che Francalanci, 47 anni, di San Giovanni Valdarno, dal 2013 dipendente della alla Asl Sudest per la zona di Arezzo, era risultato vincitore della selezione, il 18 dicembre.

Nel riquadro Filippo Francalanci
Nel riquadro, Filippo Francalanci

I tempi per la formalizzazione dell’incarico si sono allungati per una richiesta di accesso agli atti a Estar, l’ente regionale di supporto tecnico amministrativo che ha materialmente fatto la selezione, sul verbale dei lavori della commissione.

Attesa per il nuovo direttore del Coeso Sds

Sono giorni cruciali anche per la nomina del nuovo direttore del Coeso-Sds, che dovrà prendere il posto del “direttorissimo” Fabrizio Boldrini, per 22 anni al vertice prima del consorzio di comuni per la gestione di servizi sociali (Coeso), diventato Società della salute (Sds) nel 2010, anno in cui Boldrini ha assunto anche la carica di direttore della zona-distretto, dal 2018 ampliata  all’area Amiata Grossetana e Colline Metallifere.

Una poltrona pesante e delicata, dato che l’area di competenza si estende dall’Amiata, alle Colline Metallifere alla zona grossetana, per un totale di 20 comuni e 190.000 abitanti su 220.000 totali in Maremma.

Dalla prossima settimana il presidente della Sds e sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini, inizia i colloqui motivazionali con gli 8 candidati, Tania Barbi, Paola Bonini, Onofrio Marcello, Massimiliano Marcucci, Alessandro Militello, Daniela Pessina, Daniele Testi, Angela Verzichelli.

Dopodiché verrà redatta una relazione da presentare alla giunta esecutive del Coeso-Sds, dalla quale dovrà uscire il candidato da presentare al presidente Giani.

 

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