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Donato un ecocardiografo all’ospedale di Grosseto

Finanziata anche una una borsa di studio in memoria di Marco Breschi, il cardiologo del Misericordia scomparso lo scorso anno
Ugo Limbruno mentre riceve l’ecocardiografo da Fabio Bonazia e Antonio Alfieri

GROSSETO.  L’ospedale Misericordia di Grosseto ha un nuovo ecocardiografo portatile di ultima generazione. Donato dal Lions Club Salebrum di Castiglione della Pescaia al reparto di cardiologia, lo strumento sarà utile per la diagnosi di numerose patologie. Oltre a questo strumento, grazie ad altri Lions Club, è stata finanziata anche una borsa di studio intitolata al Marco Breschi, il cardiologo dell’ospedale scomparso lo scorso anno.

Alla consegna dell’ecocardiografo erano presenti la direttrice del presidio ospedaliero di Grosseto Lidia Di Stefano, il direttore dell’unità operativa malattie cardiovascolari, Ugo Limbruno, Maria Raffaella Lambardi (governatrice distrettuale dei Lions Club), Valeria Avagliano (la presidente della 6° Circoscrizione Lions Club Orbetello i Presidi) l’ex presidente Fabio Bonazia e l’attuale presidente Lions club di Castiglione, Antonio Alfieri.

Hanno partecipato anche il padre del medico scomparso, Roberto Breschi, da sempre impegnato come il figlio nell’associazione, e la sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi.

Limbruno e Lions club Castiglione della Pescaia alla consegna dell’ecocardiografo

Una donazione che guarda al futuro

«Siamo molto soddisfatti – ha spiegato Antonio Alfieri – abbiamo fatto una donazione che aiuterà a salvare molte vite. Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato organizzando cene e dando spontaneamente il loro contributo anche da altri club.  Una donazione che nasce per dare continuità al lavoro di Marco Breschi e per ricordarlo».

Un ringraziamento al Lions anche da parte di Limbruno, per aver messo a disposizione della cardiologia «uno strumento innovativo – spiega – che rivoluzionerà il nostro modo di fare le consulenze all’interno dell’ospedale. Un ecocardiografo che possiamo portare in tasca al posto di macchinari più ingombranti, per visitare in modo tempestivo e accurato i pazienti ricoverati in altri reparti.

In più voglio ringraziare i Club per il contributo decisivo all’istituzione di una borsa di studio in elettrofisiologia avanzata in memoria di Marco Breschi».

 

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