Crisi del turismo: «Affitti alti e poche strutture, i giovani scappano» | MaremmaOggi Skip to content

Crisi del turismo: «Affitti alti e poche strutture, i giovani scappano»

L’analisi di Susanna Guarino, giornalista, ex caposervizio del Corriere di Maremma che da 40 anni trascorre le vacanze sulla costa: «Ripensare il sistema attraverso una politica comune»
La spiaggia di Castiglione della Pescaia
La spiaggia a Castiglione della Pescaia

GROSSETO. «Da giorni si parla della crisi del turismo in Maremma, soprattutto sulle coste di Marina, Principina, Castiglione della Pescaia e anche Follonica. A dimostrarlo in maniera incontrovertibile, prima ancora che le statistiche, è la desolazione mai vista prima. Frequentando la costa maremmana da quarant’anni, l’analisi di questo fenomeno mi è venuta spontanea ancor prima che fossero pubblicati i dati».

Attacca così Susanna Guarino, giornalista, che per anni ha guidato la redazione del Corriere di Maremma. Guarino frequenta la costa da quarant’anni: è qui che ha sempre scelto di trascorrere le sue vacanze. In una terra meravigliosa che però avrebbe bisogno di fare fronte comune per superare una crisi che, in parte, è dovuta ad atteggiamenti che in qualche modo possono essere modificati. Quello che leggerete di seguito, è l’intervento, integrale, di Susanna Guarino.

Affitti alle stelle e strutture con poco appeal

Prima cosa gli aumenti, effettuati con la errata convinzione che, chi possiede le seconde case, sarebbe stato praticamente obbligato a subirli. Ma ormai, per una famiglia giovane, acquistare una seconda casa al mare è economicamente impossibile, visti i prezzi simili a Milano o Venezia, e chi già le possiede da anni (quando era ancora possibile acquistare) è una popolazione anziana, che non trascorre lunghi periodi al mare e, soprattutto, che è poco incline a spendere in locali e negozi.

Per il resto la recettività della costa è stata, da sempre, lasciata a proprietari locali che hanno approfittato per affittare case poco o per nulla curate e ospitali, a prezzi stratosferici, cercando di guadagnare il più possibile in pochi mesi. Se a Castiglione si richiedono, per un bilocale arredato in maniera dozzinale, 1500 euro a settimana, si fa presto a capire perché il numero dei giorni di permanenza si sia sempre più contratto. A Marina per una settimana, sono necessari almeno 800 euro, mille a Follonica. Ormai sono in pochi a potersi permettere di affittare una casa per quindici giorni o un mese. Per un pranzo sulla spiaggia una famiglia di quattro persone è costretta a spendere almeno 80 euro al giorno, che diventano quasi 600 euro in una settimana. E poi c’è il costo dello stabilimento balneare, e la cena. Così le vacanze si riducono ad appena sette giorni e poi, con la stessa spesa, si va a fare un viaggio. E se capita una settimana, come quella attuale, a cavallo tra due mesi, quella settimana resterà immancabilmente deserta, priva di chi fa le ferie a luglio e di chi le fa d’agosto.

E poi mancano completamente belle e moderne strutture ricettive, quelle che fanno approdare, a prezzi davvero competitivi e casomai pensione completa, le famiglie sull’Adriatico.

Vado a Ballare in Puglia

Se il turismo vuol puntare sulle famiglie giovani, mancano i luoghi di ritrovo per gli adolescenti. La musica disturba gli anziani, quelli che aborrono la movida e vogliono riposarsi, ma che non spendono. Se si vogliono attrarre giovani servono musica e discoteche, grandi e piccole, per più grandi e per giovanissimi.

Quante ne sono state chiuse negli ultimi 15 anni? Quasi tutte. Eppure in estate i giovani vogliono ballare, non cercano nient’altro.

E vanno in Puglia e Croazia.

Un tentativo per attrarre stranieri: fronte comune tra mare e zone interne

Si dice allora di puntare sugli stranieri, meglio ancora se alto spendenti. Ma questi vogliono esclusivamente appartamenti ben curati o belle strutture, negozi di brand importanti per gli acquisti e la possibilità di vivere un intero territorio.

Quali luoghi di mare pubblicizzano borghi caratteristici da visitare nell’interno, zone incontaminate da poter scoprire, itinerari turistici che possono attrarre? Avete mai visto una pubblicità su Saturnia, su Vetulonia, oppure su Pitigliano? Assolutamente no. Il turista che è al mare si cerca di trattenerlo, e spolparlo, il più possibile in loco.

Ma non è la tecnica giusta, perché la Maremma è grande e bella e perché basterebbe davvero poco a farla diventare tutta attrattiva.

Lo slogan: “Vieni in Maremma perché…”

“Vieni in Maremma perché…”, questo deve essere lo slogan. Ma rispondiamo alla luce di quello che è adesso: perché ti puoi divertire? No, perché allora vado in Puglia, o sull’Adriatico. Perché il mare è meraviglioso? Ma in Sardegna, o in Croazia, o in Sicilia, o in Grecia il mare è cristallino e sicuramente più d’effetto. Perché è conveniente? Assolutamente no, visti i costi attuali.

Perché è un territorio magico da scoprire? Ecco, questo sì, ma sarebbe necessario fare una politica comune, e questo al momento non esiste.    

 

LEGGI ANCHE:

Mare in Maremma, quanto mi costi!

Flop del turismo: «Troppa pioggia e pochi soldi»

Il turismo affonda, Marina e Principina deserte

Primi rilevamenti turistici, crollo delle presenze
La crisi del turismo? «Apriamoci di più al mercato estero»
Turismo, come vivere solo di rendita. Il “Brand Maremma” non esiste

Autore

  • nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Enter your email address and we will send you a link to change your password.

Powered by Estatik