Turismo, come vivere solo di rendita. Il "brand Maremma" non esiste | MaremmaOggi Skip to content

Turismo, come vivere solo di rendita. Il “brand Maremma” non esiste

Turismo in Maremma, i numeri e i trend in rete descrivono i problemi del settore. Un’analisi di cosa va e cosa non va. Il vero problema siamo noi
Cala Violina e Punta Ala sono le località turistiche in Maremma più ricercate su Google
Cala Violina e Punta Ala sono le località turistiche in Maremma più ricercate su Google

GROSSETO. La Maremma, in fondo, è una terra fortunata, oltre che bellissima. Perché 1,2 milioni di turisti, per quasi 5,7 milioni di presenze (dati 2022), arrivano facendo molto poco per attirarli.

Anche se quest’anno i primi dati parlano di un calo significativo.

Siamo un po’ come quelle donne che mantengono un fisico invidiabile anche senza fare footing e soffrire in palestra, qui gran parte della promozione viene da madre natura, che è stata generosa come in poche altre parti del mondo. 

Perché, parliamoci chiaro, il “brand Maremma” non esiste, o esiste solo in modo marginale, e una larga fetta di operatori del settore non fa niente per migliorare il proprio marketing turistico o per lavorare in sinergia con gli altri.

Poi in tanti parlano di destagionalizzazione, ma di strada da fare in questo senso ce n’è davvero tanta.

Perché la destagionalizzazione non arriva da sola, o con qualche iniziativa sporadica di qualcuno, ma solo se tutto il territorio, a partire dagli operatori privati, ci crede e si coordina.



Questo è il primo di una serie di articoli destinati alla nostra newsletter. Dati economici sulla Maremma e analisi da commentare. Per aprire un dibattito sulla nostra economia. Iscrivetevi alla nostra newsletter cliccando QUI



I numeri ufficiali della stagione scorsa possono aiutare a capire.

Il quadro 2022 degli arrivi e delle presenze in Maremma (fonte – Regione Toscana) e in Romagna (fonte – Regione Emilia-Romagna)

I numeri, come si vede, parlano da soli. Ma i numeri non sono tutto.

Quello che davvero è importante è come si arriva a questi numeri. Perché in Romagna sono spalmati su almeno 8 mesi dell’anno, ma con presenze significative anche nei restanti quattro. Mentre in Maremma sono concentrati in poco più di due mesi.

E da noi si “pensa stagionale”, basti vedere, solo per fare un esempio, le date dei servizi di Autolinee Toscane per i turisti: sono limitati al periodo 10 giugno-17 settembre.

Abbiamo un potenziale enorme che non sappiamo esprimere, perchè non siamo capaci di venderci bene. E continuiamo a pensare che solo l’estate sia la stagione giusta per il turismo, con tutto quello che consegue, non ultima la politica dei prezzi. 

Maremma e altre zone, i trend di ricerca sulla rete

Ormai gran parte dei turisti, in Italia e all’estero, organizzano i propri viaggi con la rete. E i trend di ricerca su Google sono un segnale chiarissimo di cosa si cerca sul web.

Anche se le sfumature sono tante, accanto alla prima keyword ce ne sono di correlate (mare, ambiente, natura, servizi, divertimenti, discoteche, ristoranti, enogastronomia, solo per citarne alcune) ma che, nella sostanza, non cambiano il quadro.

Ecco il confronto fra la ricerca su Google di “Toscana” e “Maremma” e di “Toscana” e “Romagna” nei tre mesi aprile-maggio-giugno, in sostanza quando si programmano le vacanze estive.

Confronto fra ricerca
Confronto fra ricerca “Toscana” e “Maremma”, ultimi 90 giorni, su Google

Confronto fra ricerca
Confronto fra ricerca “Toscana” e “Romagna”, ultimi 90 giorni, su Google

Ma anche il confronto di “Maremma” con “Salento” non è confortante.

Confronto fra ricerca
Confronto fra ricerca “Maremma” e “Salento”, ultimi 90 giorni, su Google

Peraltro la concorrenza arriva dalla stessa Toscana, dove altre zone godono di una promozione migliore, quindi di trend migliori.

Ecco i confronti con Versilia, Chianti e Elba.

Senza dubbio in questo pesa lo smantellamento delle Apt, le aziende di promozione turistica su base provinciale, perché Toscana Promozione, che dovrebbe garantire la “spinta” all’intera regione, divide il proprio sforzo un po’ su tutte le aree, e la Maremma prende solo le briciole.

E si accontenta, convinta di avere risultati che invece, dati alla mano, non ha.

In tutto questo, non riuscendo a promuovere bene la Maremma nel suo complesso, abbiamo anche pensato di creare due ambiti territoriali omogenei diversi, inventando denominazioni geografiche inesistenti, come Maremma Nord e Maremma Sud. Ambiti che si parlano poco e si coordinano ancora meno, voluti perché la zona nord, semplicemente, non voleva che a guidare un eventuale ambito unico fosse Grosseto. La politica più forte della ragione.

Il marketing turistico in Maremma, c’è tanto da fare

Un’azione di marketing territoriale presuppone un progetto a lungo termine e altamente sinergico nella sua evoluzione.

A lungo termine perché un territorio ha bisogno di tempo per promuoversi e, soprattutto,  ha bisogno di dotarsi di tutte le infrastrutture ed i servizi che alzino la qualità della propria offerta turistica ed ulteriore tempo per organizzare itinerari, eventi e manifestazioni in linea con l’immagine che si è deciso di darsi all’esterno dei propri confini.

Sinergico perché qualsiasi azione di marketing territoriale presuppone un investimento in termini di costi ed impegno che non può sussistere senza una sinergia tra imprenditori e organi istituzionali.

Questo deve essere chiaro, ma in Maremma ne sono convinti in pochi: lo sviluppo del turismo in Maremma non può prescindere da un importante impegno degli imprenditori privati del settore. 

L’esempio della Romagna, ancora una volta, è chiaro.

Sono state le aziende, albergatori e ristoratori in prima linea, ma non solo loro, a costruire il fenomeno “Costa Romagnola”, lavorando in modo scientifico sull’allungamento della stagione, anche accettando di lavorare in dumping per qualche anno e creando attrazioni e motivi per visitare la zona dal nulla. Aumentando anno dopo anno la distanza fra i primi e gli ultimi eventi, fino a coprire quasi tutto l’anno.

Adesso raccolgono i risultati, pur avendo un contesto naturale neppure paragonabile con la Maremma.

Però offrono divertimenti, discoteche, serate in spiaggia già ad aprile e maggio, tour organizzati, sport outdoor, servizi a 360° per il turista che viene coccolato già prima dell’arrivo, un panorama sulla rete dettagliato e in più lingue, trasporti pubblici efficienti e capillari con navette gratuite e, conseguenza di tutto questo, prezzi concorrenziali con tutte le altre località d’Italia.

Figuriamoci con chi pensa di guadagnare in tre mesi per tutto l’anno e organizza la maggior parte degli eventi fra luglio e agosto, con date che spesso si sovrappongono.

Turismo, il problema siamo noi

Navigando sulla rete, immaginandoci turisti che vogliono fare una vacanza in Maremma, si scopre quante lacune hanno, per primi, gli imprenditori privati del territorio.

RISTORANTI

Abbiamo analizzato i primi 20 risultati delle schede di Google my business su Google maps per “ristoranti grosseto”

  • 7 su 20 hanno un sito internet più o meno aggiornato
  • 8 su 20 hanno un indirizzo email, di cui due sono indirizzi personali dei proprietari
  • 0 su 20 hanno la versione in inglese del sito
  • Tutti ovviamente hanno il numero di telefono, ma solo 10 su 20 permettono di prenotare online tramite applicazioni come The Fork o sito web.

ALBERGHI

Ancora su Google Maps, abbiamo analizzato i primi 20 risultati delle schede di Google my business  per “hotel grosseto

  • 15 su 20 hanno un sito internet (con dominio) più o meno aggiornato
  • 10 su 20 hanno la versione in inglese (o tedesco, o entrambe) del sito
  • 8 su 20 hanno il booking engine
  • dei 15 che hanno il sito, 12 hanno un’email pubblicata (esclusi contatti personali)

SERVIZI PRIVATI

ESCURSIONI

Il problema, oltre ai pochi servizi, risiede nel periodo di disponibilità (ristretto per una prospettiva atta a destagionalizzare) e nell’accessibilità, ovvero nella difficoltà di prenotazione on line.

Chiave di ricerca “escursioni maremma” – Primi 20 risultati

  • Cavallo 1
  • Trekking 4
  • Quad 1
  • Monopattino 1
  • Tour con guida 1
  • Bici/e-bike 1
  • Barca 4

Di questi 20 analizzati:

4 effettuano servizio di prenotazione on line istantanea (categorie trekking e barca),  1 con prenotazione di gruppo (escursione di gruppo/tour)

Chiave di  ricerca “pacchetti turistici maremma” – Primi 20 risultati

Solo 2 sono siti/portali che offrono pacchetti turistici (e prenotabili), gli altri sono strutture private e siti di booking che offrono soggiorni in hotel o simili, camuffati da pacchetti turistici.

Chiave di ricerca “prenotazione spiaggia maremma” – Primi 20 risultati

Soltanto Cala Violina offre un servizio completo unita a 2 stabilimenti a Marina di Grosseto.

All’interno del portale “spiagge.it” offre disponibilità anche uno stabilimento a Castiglione.

Hotel+spiaggia, da ricerca su Trivago: 

  • su tutti gli hotel della Maremma soltanto 13  offrono la possibilità di prenotare la spiaggia insieme alla camera.

Servizi pubblici, il gap dei trasporti

La Maremma, si sa, è difficile da raggiungere. Inutile tornare sulla decennale vicenda dell’autostrada che non c’è. Ma i problemi emergono anche andando nei dettagli. Questo il quadro

Aeroporto: nessuno che svolga servizi di linea, solo aerotaxi.

Autostrada: non c’è.

Treno: in Maremma il servizio prevede corse soddisfacenti solo da e per Grosseto. I treni “freccia” fermano soltanto a Grosseto e Orbetello. Nonostante la mancanza di collegamento con le principali località turistiche perché senza stazione ferroviaria (Castiglione – Punta Ala – Pitigliano – Sorano) non esistono servizi coordinati treno-bus per raggiungere le mete auspicate.

Nemmeno gli orari tra Trenitalia e Autolinee Toscane sono coordinati.

Autobus: non esiste una linea “costa maremmana” che percorra la costa ad orari e fermate fisse e promosse. Per fare un esempio esplicativo se un turista vuole visitare le prime due località turistiche maremmane ovvero Punta Ala e Cala Violina (fonte google trend) distanti solo pochi chilometri si trova di fronte ad un’impresa titanica dovendo cambiare due linee distinte ad orari astrusi e con fermate ubicate a distanze siderali dagli obbiettivi da raggiungere.

Ci si affida a linee standard (da località a località) con fermate in mezzo al nulla se abbandoniamo il capoluogo.

Per non parlare di una linea notturna che colleghi Grosseto e Follonica alle principali discoteche della costa: schiere di genitori sono così costrette a organizzarsi nel cuore della notte per recuperare i figli.

A Grosseto è attivo un ufficio informazioni dei bus ed un tabellone per gli orari (ma le info in inglese non sono garantite). A Castiglione svolge un ottimo servizio l’info point in piazza Garibaldi con info e ticket mentre a Follonica l’ufficio informazioni non è attivo da anni e gli orari si limitano ad apparire fronte stazione con indicazioni solo sulla destinazione finale.

Autolinee Toscane ha fatto partire la “linea mare” ma, in contro-logica, il servizio serve a far pervenire i turisti in autobus (per 3 mesi) da Siena, Arezzo e Firenze (da Siena e Arezzo le fa Tiemme), ma non si preoccupa di servirli una volta arrivati sul territorio.

La stessa Autolinee Toscane sul suo sito indica queste due date: 10 giugno – 17 settembre.  Sono quelle che identificano la “stagione”, fuori da questo intervallo siamo nel far west.  Prima del 10 giugno e dopo il 17 settembre la Maremma non ha servizi turistici, le corse si riducono di un quarto e la linea mare non è attiva.

Gli esempi positivi

Chiudiamo questa analisi con due esempi positivi che, per fortuna, non sono gli unici.

Il Parco della Maremma, in questi giorni, ha inaugurato il tratto di pista ciclabile che mancava per collegare la vasta rete di percorsi e strade poderali destinati agli amanti della mountain bike, dell’e-bike e della gravel, creando un “sistema” che da Grosseto va fino a Talamone. Un trampolino di lancio per un turismo in poderosa crescita, che può portare in Maremma migliaia di appassionati.

La ciclabile nel Parco della Maremma (clicca sulla foto per l'articolo)
La ciclabile nel Parco della Maremma (clicca sulla foto per l’articolo)

Il secondo esempio è un’iniziativa della Diocesi di Grosseto che, in collaborazione con alcuni Comuni, ha creato il portale Cammino di padre Giovanni, che consente, in otto tappe, attraverso quasi tutta la Maremma, quindi bypassando l’assurda divisione fra ambiti, di percorrere a piedi 160 km nei posti più belli della nostra terra, peraltro anche incrociando le Vie delle città etrusche.

Per ogni tappa sono segnalati i punti di interesse, ma anche quelli di ristoro, gli alberghi, fino ai negozi di alimentari. Un turismo “spirituale” e trasversale, che può aprire prospettive interessanti.

Cammino di padre Giovanni
Un tratto del cammino di padre Giovanni (clicca sulla foto per l’articolo)



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Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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