Covid, nuove regole per l'accesso in ospedale e in Rsa | MaremmaOggi Skip to content

Covid, nuove regole per l’accesso in ospedale e in Rsa

La circolare ministeriale dell’8 settembre prevede tamponi solo ai pazienti sintomatici. Il test indicato anche ai contatti stretti di casi accertati di Covid
Un'infermiera esegue un tampone anti-Covid
Un tampone per il Covid

GROSSETO. Prudenza. È la parola d’ordine per affrontare la convivenza con il Covid 19, a quasi tre anni dall’inizio della peggiore pandemia di sempre. Questo si legge tra le righe della circolare del ministero della Salute a firma del direttore della prevenzione Francesco Vaia, che ha varato nuove regole per l’accesso negli ospedali e nelle strutture sanitarie, con l’obbligo di tampone per le persone sintomatiche allargato anche alla ricerca di altri virus influenzali e parainfluenzali.

La situazione non desta allarme, ma l’andamento del quadro epidemiologico richiede di non abbassare la guardia, con il numero dei morti in Italia, in aumento da 65 a 94 in una settimana.

Le nuove regole anti-Covid

Dunque, ferma restando «la responsabilità e la possibilità da parte del direttore sanitario della struttura o del clinico che ne ravvisi la necessità, di definire ulteriori indicazioni per l’effettuazione dei test e misure di prevenzione e protezione aggiuntive rispetto a quelle di seguito riportate», si legge nella circolare, ecco le nuove indicazioni del ministero.

Accesso in pronto soccorso e ricoveri in ospedale

Il tampone è previsto:

  • per i pazienti sintomatici, laddove possibile, con la ricerca anche di altri virus come virus influenzali (A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus) e virus parainfluenzali (Rhinovirus, Enterovirus).
  • il test è indicato anche per asintomatici che hanno avuto contatti stretti con una caso confermato di Covid
  • per asintomatici, che devono effettuare un ricovero in reparti ad alto rischio, in strutture protette, in Rsa

Accesso alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie

Il test è indicato per l’accesso degli ospiti, sia nuovi ingressi che trasferimenti, nelle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, in cui siano presenti persone fragili a rischio per età o patologie.

  • Per quanto riguarda gli accompagnatori degli ospiti e in generale i visitatori delle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, «fermo restando il rispetto delle misure di igiene e protezione personale, utili alla riduzione del rischio di trasmissione dei virus respiratori» già stabilite dal ministero della salute, la circolare precisa che
  • i visitatori o gli accompagnatori che presentano sintomi compatibili con il Covid-19 devono evitare di accedere alle strutture
  • gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria sintomatici devono «evitare di accedere in setting assistenziali, sia di degenza che ambulatoriali, dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, secondo le modalità e le procedure adottate dalle direzioni delle strutture».

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