La colonna delle Misericordie al confine con l'Ucraina | MaremmaOggi Skip to content

La colonna delle Misericordie al confine con l’Ucraina

1700 km e 20 ore di viaggio per portare gli aiuti al confine con l’Ucraina. Il materiale trasferito poi su un tir
Saluto a Paganico alla colonna mobile delle Misericordie. Ad attendere i volontari il sindaco di Paganico, i governatori di Monticello Amiata, di Roccastrada, di Paganico, di Santa Fiora e Roccatederighi con numerosi confratelli per salutare e incoraggiare i volontari in partenza
Saluto a Paganico alla colonna mobile delle Misericordie. Ad attendere i volontari il sindaco di Paganico, i governatori di Monticello Amiata, di Roccastrada, di Paganico, di Santa Fiora e Roccatederighi con numerosi confratelli per salutare e incoraggiare i volontari in partenza

PORTO SANTO STEFANO. Dopo 1700 km e 20 ore di viaggio la colonna delle Misericordie, 22 mezzi e 48 volontari, è arrivata a Sobrance, a 18 km dal confine con l’Ucraina.

Oggi, martedì 15, ha trasferito tutti gli aiuti su un tir, che poi li porterà in Ucraina. Era stato anche chiesto loro di andare direttamente in Ucraina ma, senza i documenti necessari, non se la sono sentita. Troppo alti i rischi. Così è stato deciso il trasferimento sul tir.

A guidare la colonna di aiuti il presidente della Misericordia di Santo Stefano, Roberto Cerulli con il correttore provinciale don Adorno Della Monaca e il vice presidente Grazia Raffi. Oltre ai diversi volontari delle varie Misericordie anche il correttore di Porto Santo Stefano don Sandro Lusini.

In Ucraina alimentari, medicinali e altro materiale

Oltre a generi alimentari i volontari hanno portato medicinali e brandine per gli anziani. E materiale fornito dalla lavanderia Picchianti.

«Il viaggio è stato molto lungo – racconta Cerulli – ci sono volute 20 ore per fare 1700 km perché ci fermavamo spesso per cambiare autista. E il freddo è sempre stato pungente. Appena arrivati a Sobrance ci hanno chiesto di entrare in Ucraina con il materiale, ma senza documenti e assicurazione non ce la siamo sentita. Così, alla fine, abbiamo optato per il trasferimento di tutto il materiale su un grosso tir. Così siamo certi che arriverà a destinazione».

La colonna ha passato il confine a Gorizia, poi ha attraversato Slovenia e Ungheria, per poi arrivare in Slovacchia, fino a pochi km dal confine con l’Ucraina.

VIDEO – LA PARTENZA DELLA COLONNA

 

«Ora ci aspetta un lungo viaggio di ritorno – dice ancora Cerulli – ma siamo soddisfatti per aver portato gli aiuti».

Il percorso fatto dalla colonna
Il percorso fatto dalla colonna

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