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Carabinieri, la festa delle prime volte

L’Arma celebra il 209° anniversario della fondazione in piazza Dante: oltre ai militari, sono stati premiati anche due civili. Il ricordo commosso di Rochira
Adinolfi carabinieri grosseto anniversario 2023
A sinistra, il comandante Giuseppe Adinolfi e a destra lo schieramento dei carabinieri in piazza Dante

GROSSETO. Per la prima volta in piazza Dante. Per la prima volta nel cuore della città dove lunedì 5 aprile, alle 19, è stato celebrato il 209° anniversario di fondazione dell’Arma dei carabinieri. 

Festa dell’Arma che si è aperta con le parole del comandante provinciale Giuseppe Adinolfi, dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto dedicare un pensiero alle popolazioni dell’Emilia Romagna. «A loro rivolgo un affettuoso pensiero – dice – che pochi giorni orsono hanno patito lutti e sofferenze per la tragica alluvione che le ha così duramente colpite, e all’incessante lavoro che tutte le Istituzioni svolgono per soccorrere, sostenere e risollevare le comunità di quei territori».

Un pensiero commosso è stato rivolto anche all’ex carabiniere Fausto Rochira, scomparso nel terribile incidente con la moto di venerdì 2 giugno.

I numeri di un anno di attività

Il comandante ha passato poi in rassegna i numeri di un anno di attività: sono state 16.000 le persone che, attraverso il 112 si sono rivolte ai comandi, cui si aggiungono gli oltre 33.000 cittadini che si sono recati nelle caserme e circa 32.000 le pattuglie che hanno controllato il territorio.  «Le 38 stazioni, le due tenenze e il posto fisso che rappresentano l’Arma della provincia, ci hanno consentito, al prezzo di 23 militari che hanno riportato lesioni in servizio – dice ancora Adinolfi – di procedere per oltre l’82% dei reati commessi, di cui ben 1.528 scoperti, con l’arresto di 126 e il  deferimento a piede libero di 1.772 malviventi, oltre che contribuire con 3.600 uomini ai servizi di ordine pubblico per mantenere la sicurezza in tutti quegli eventi, piccoli e grandi, routinari o eccezionali, talvolta persino oltre i limiti della legalità, che cadenzano o che possono turbare la vita di una comunità».

Contenimento della spesa pubblica, del rinnovamento e della sostenibilità ambientale: anche in questo settore l’Arma non si è tirata indietro. «Nell’ultimo anno sono stati varati la costruzione di nuove caserme a Punta Ala, Fonteblanda, Santa Fiora e Grosseto – aggiunge –  l’ampliamento delle caserme di Scansano e Porto Santo Stefano, la ristrutturazione di quasi tutti gli altri edifici, l’acquisizione al demanio di altre 6 caserme, operazioni che hanno complessivamente consentito un risparmio annuo per i cittadini di oltre 460.000 euro, cui si aggiunge una riduzione annua del 9% dei consumi energetici, attraverso operazioni di “relamping” e produzione di energia da fonti rinnovabili».

I premi dell’Arma

Consegnati i premi dell’Arma. Non soltanto ai carabinieri che si sono distinti durante il servizio, ma anche ai cittadini che hanno aiutato i militari nelle indagini. I premi sono stati consegnati dal comandante provinciale Adinolfi insieme alla prefetta di Grosseto Paola Berardino. In piazza, insieme ai militari dell’Arma in divisa e in borghese, in alta uniforme o con quella dei vari reparti che compongono il corpo, c’erano i sindaci della provincia, i rappresentanti delle istituzioni e quelli delle forze dell’ordine e delle forze armate. 

A ricevere l’encomio semplice, la comandante provinciale dei carabinieri forestali Marta Ciampelli. La comandante del Nipaaf, il Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale, ha condotto una complessa indagine «valorizzata dalla compartecipazione di più reparti, che consentiva di disarticolare un’associazione a delinquere dedita a commettere delitti ambientali tra i quali, in particolare, traffico di rifiuti ed inquinamento, nonché abuso d’ufficio e corruzione aggravata dall’appartenenza di alcuni indagati ad associazione mafiosa calabrese, l’operazione si concludeva con la denuncia di 19 persone, l’esecuzione di 13 misure cautelari personali, 2 sequestri preventivi di impianti di gestione di rifiuti e un provvedimento di sequestro per equivalente del valore di oltre 20 milioni di euro». È la famosa inchiesta Keu sullo smaltimento illecito dei fanghi prodotti dalla concia delle pelli. 

Encomio semplice anche per il maggiore Clemente Cosimo Errico, i luogotenenti Claudio Capanna e Alessio Nerozzi e il maresciallo maggiore Fabrizio Falconi del nucleo investigativo di Grosseto che hanno condotto un’indagine delicata, tra il gennaio 2021 e agosto 2022 nelle province di Grosseto, Livorno, Arezzo e Pistoia, che è servita a fermare una banda di ladri ai danni di uffici postali e aziende

Grazie a questa delicata indagine, sono stati arrestate 8 persone che avevano commesso oltre 90 furti «riscuotendo il plauso dell’opinione pubblica e contribuendo ad esaltare il prestigio dell’istituzione». 

Attestato di merito concesso a Mario Mazzarino, che, il 17 settembre dell’anno scorso, insieme a una pattuglia dei carabinieri, ha tratto in salvo un uomo che stava annegando durante una gara di pesca. Con Mazzarino, che fa parte dell’associazione Onlus ha ricevuto l’attestato di merito, per lo stesso motivo, anche Sabrina Mandragora.

Premiato anche con un attestato di merito il maresciallo aiutante in congedo Angelo Cutuli, in segno di riconoscenza per i 20 anni di servizio prestati nell’Arma e per gli ulteriori 20 anni in cui ha continuato a vestire gli alamari tra le file dell’Associazione nazionale carabinieri. 

La deposizione delle corone

Prima delle celebrazioni in piazza, in caserma, sono state deposte due corone: una da parte dell’Anpi, alla lapide del tenente Canzanelli, mentre nella seconda la prefetta Berardino ha accompagnato il comandante provinciale e insieme  hanno deposto un omaggio floreale al cippo ai caduti. 

 

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