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Sala Eden: musica dal vivo aspettando il liscio

Due serate a dicembre e pranzo della domenica con le ricette delle nostre nonne prima di riaprire le danze: parte il conto alla rovescia per gli appassionati di balli da sala
L’inaugurazione della Sala Eden

GROSSETO. Negli anni ’80 la sala Eden era il posto prediletto dai ballerini di liscio della provincia. E con il 2023, potrebbero arrivare i permessi per tornare a muoversi a passo di walzer, polka o mazurka. Intanto nel locale riaperto lo scorso maggio dalla cooperativa Uscita di sicurezza torna la musica dal vivo, con due eventi il 27 e il 28 dicembre. Ma nell’attesa di tornare ad ascoltare almeno la musica, il ristorante apre anche per “Il pranzo della domenica”

Sono tante le idee della cooperativa che gestisce la Sala Eden, luogo destinato a tornare al centro della vita dei grossetani: per la sua storia, lunga decenni, per la sua posizione, sulle Mura della città, per la bellezza del restyling che ha subito negli ultimi tempi e per il ruolo, anche sociale, che svolge. Dove il giardino è curato dalle persone seguite dal Dipartimento di salute mentale

A tavola la domenica con i piatti della nonna di Buriano

Emiliano Scorza gestisce il ristorante della Sala Eden. Con il sostegno di Vanni Pieri, responsabile della ristorazione di Uds ha rivoluzionato la cucina. E ha anche ideato “Il pranzo della domenica”, l’appuntamento con la tradizione, con la cucina che sa di casa, con l’atmosfera che fa famiglia. 

In una società come la nostra, fatta spesso da atomi separati, da persone che vivono lontane da casa o che semplicemente ai fornelli non sono bravi come lo erano le nostre nonne, quando mettevano a tavola tutta la famiglia. «L’idea è proprio quella – spiega Scorza – e per preparare i piatti mi sono ispirato alle ricette della mia nonna, che era di Buriano». 

Con 25 euro a persona (bevande escluse), si possono gustare quattro portate: tortelli al cinghiale, costolette d’agnello, pollo alla cacciatora, lasagne e chi più ne ha più ne metta. «I prodotti che utilizziamo sono tutti a chilometro zero – aggiunge Scorza – e sono quelli tipici del territorio, proprio come le ricette che proponiamo». 

Il ristorante della sala Eden è aperto dal mercoledì al sabato e il menu è stato studiato per proporre un giro del mondo del gusto contaminato dai piatti tradizionali della Maremma. In questo modo, per esempio, è possibile mangiare il burrito, ma ripieno di trippa. 

Preparate le scarpe: si balla il liscio

Dicembre poteva essere il mese adatto per tornare a ballare sulla pista della gloriosa Sala Eden. Come hanno fatto i nostri genitori e prima di loro i nostri nonni fin dal 1963, anno della sua apertura. «Ma fino all’anno nuovo difficilmente avremo i permessi – spiega Carolina Ciani, responsabile degli eventi di Uds – Il Comune deve cambiare il regolamento per definire l’impatto acustico, perché a differenza dei locali del centro, la Sala Eden non è censita e quindi dobbiamo rispettare gli stessi parametri previsti per le abitazioni. Ma tra Natale e Capodanno, cercheremo di organizzare due serate di musica dal vivo». 

Da sinistra Vanni Pieri, Carolina Ciani ed Emiliano Scorza

Le serate previste dovrebbero essere il 27 e il 28 dicembre. Ancora, in quelle due date però, non si potrà ballare: per tornare a volteggiare sulla pista si dovrà aspettare l’anno nuovo. E probabilmente, come da tradizione, la serata dedicata al liscio sarà quella del giovedì

La voglia di tornare a frequentare la Sala Eden è tanta: ce l’hanno avuto le tantissime persone che hanno partecipato alle serate dedicate all’Oktorbefest e quelle che fino a 10 anni, il giovedì sera, si accalcavano sulla salita per lanciarsi in balli all’ultimo passo. 

D’estate la formula cena e musica dal vivo è stata un successo: ora mancano i permessi, gli ultimi, per tornare finalmente in pista. 

Ti riconosci nelle foto?

Ci sono due grandi pannelli all’interno della Sala Eden, con le foto d’epoca, quelle che raccontano le effervescenti serate degli anni ’70. Serate che vedevano ospiti sul palco cantanti come Mina e Patty Pravo, solo per citarne due. 

Le foto, che fanno parte dell’Archivio Fotografico Fratelli Gori, sono la testimonianza più visibile dell’amore che i grossetani hanno nutrito per la Sala Eden. Le ripubblicheremo tutte, sui nostri canali social, chiedendo a voi lettori di scriverci se vi riconoscete o se riconoscete i vostri genitori, i vostri nonni, i vecchi amici. 

Non le pubblicheremo tutte insieme ma poche per volte, per darvi la possibilità di riassaporare quell’atmosfera, in attesa che la pista torni a brulicare di di ballerini di liscio. Segui l’hashtag #edenamarcord.

 


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