GROSSETO. L’idea, quando fu costruito negli anni 80, era di fare di quel quartiere l’avveniristica periferia della città. L’area tra via Inghilterra e via Unione Sovietica, a Grosseto, con i suoi palazzi postmoderni, i tre grattacieli poco distanti, la chiesa della Santa famiglia e la stecca in cemento armato dell’area commerciale, a qualcuno ricordava la periferia delle grandi città europee.
Poi lo sviluppo urbano ha preso un’altra strada e il centro commerciale non è mai decollato del tutto. A pian terreno, in realtà, ci sono molte attività, dal negozio “Incoop”, alla farmacia comunale, a un’agenzia di banca Tema, a bar, tabaccherie, un negozio di fiori e altro. Tutto pressoché concentrato nella metà che va dalla chiesa a via senese, alcuni anni fa ridipinto in blu e giallo sgargiante.
All’altra metà è andata decisamente peggio. Nessuna ristrutturazione, meno attività commerciali, a parte la macelleria La Ganga e un panificio. Iil piano superiore poco utilizzato, se non da un centro anziani e varie associazioni.
Ed è proprio in quella parte che si accaniscono vandali, scioperati, sbandati. Un’occhiata alla fotogallery basta a far capire e a confermare la preoccupazione di alcuni cittadini, che hanno raccontato quello che succede a MaremmaOggi.
Scritte sui muri, porte spaccate e spaccio di droga
Alcuni giorni fa c’è stata anche una segnalazione ai carabinieri, perché al piano superiore della parte non ristrutturata, la mattina sono stati ritrovati fazzoletti sporchi di sangue e un sacchetto di roba utilizzata per tagliare l’eroina.
Che i corridoi bui del centro commerciale siano utilizzati per lo spaccio è cosa nota. A febbraio 2022, addirittura, in uno dei tanti controlli della guardia di finanza, ci fu una colluttazione tra militari e spacciatori, con lancio di sedie e bottiglie, conclusa con un arresto e alcuni finanzieri medicati al pronto soccorso.
Il resto è cronaca di ordinario degrado: scritte sui muri, sporcizia, escrementi, porte vandalizzate durante la notte, i manicotti degli idranti divelti. «La sera abbiamo paura a rimanere all’interno – dice un uomo che frequenta una delle associazioni che hanno sede al piano superiore – perché non si sa mai chi possiamo incontrare. Dispiace che questa struttura sia così mal frequentata e che di notte diventi terra di nessuno, perché ci sono molti spazi che possono essere utilizzati diversamente».
Presto, in via Inghilterra, arriveranno gli uffici dell’anagrafe comunale
La struttura commerciale di via Inghilterra è un condominio unico, in parte di proprietà pubblica e in parte privata. Per cui eventuali misure di prevenzione e protezione vanno prese di concerto dai condomini. Oltre a ciò è difficile immaginare di chiudere con i cancelli, come avvenuto a Gorarella, data l’architettura dell’edificio.
Intanto, per quanto riguarda la parte pubblica (tra cui la sala della circoscrizione e l’area soprastante)di proprietà del Comune, che l’ha utilizzata recentemente per la raccolta di beneficenza per l’Ucraina, c’è già un progetto. Che dovrebbe coinvolgere anche la sala ex cinema, dove al momento sono immagazzinati alcuni reperti di proprietà della Soprintendenza.
«Nella sala della ex circoscrizione – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Ginanneschi – verranno trasferiti gli uffici dell’anagrafe, con un’operazione simile a quella che abbiamo fatto per il centro commerciale di Gorarella. Stiamo anche ragionando con la Soprintendenza per individuare un collocazione per i reperti in modo da restituire alla comunità anche la sala cinema».
Rivitalizzare la periferia
«Il nostro obiettivo è riqualificare le aree periferiche, spostandoci alcuni servizi. Il centro commerciale di via Inghilterra, sarà quindi oggetto di una ristrutturazione della parte pubblica. Naturalmente occorre la progettazione – conclude Ginanneschi – ma il percorso è già avviato».
