ORBETELLO. Tutti assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste. Si è concluso così il processo a carico dei vertici della Lilt, la Lega italiana per la lotta ai tumori, per i reati di evasione dolosa delle imposte sui redditi, indebita percezione di erogazioni pubbliche e appropriazione indebita di denaro, contestati all’ex presidente della Lilt, Silvio Sarti, volto storico della Lega, per anni primario al Misericordia; Grazia Bocelli, grossetana radicata a Orbetello, che subentrò a Sarti nel febbraio del 2014 al vertice della Lilt di Grosseto, dopo aver presieduto a lungo la sezione distaccata della laguna; e a Miriana Rosselli, responsabile della sezione cittadina, con un ruolo amministrativo-contabile.
I tre imputati, difesi dagli avvocati Carlo Valle, Romano Lombardi e Michele Martini, per il collegio composto da Laura Di Girolamo (presidente) e dai giudici Andrea Stramenga e Laura Previti non sono responsabili delle azioni che erano state loro contestate.
Il sostituto procuratore Salvatore Ferraro aveva chiesto una condanna a due anni ciascuno.
L’indagine a carico dei tre imputati era cominciata dopo che una volontaria della Lilt, la Lega italiana per la lotta ai tumori, aveva presentato un esposto alla guardia di finanza: i conti dell’associazione erano stati quindi passati al setaccio dalle fiamme gialle e i vertici dell’associazione erano finiti sotto processo. Oggi è stato letto il dispositivo. Sarti, Bocelli e Rosselli sono stati assolti.

45 anni, redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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