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Vertici Lilt a processo: il pm chiede la condanna

Due anni per i due ex presidenti e per la contabile della onlus: sono accusati di evasione e appropriazione indebita
La sede della Lilt a Grosseto

ORBETELLO. È arrivato alle battute finali il processo per evasione dolosa delle imposte sui redditi, indebita percezione di erogazioni pubbliche e appropriazione indebita di denaro, contestati all’ex presidente della Lilt, Silvio Sarti, volto storico della Lega, per anni primario al Misericordia; Grazia Bocelli, grossetana radicata a Orbetello, che subentrò a Sarti nel febbraio del 2014 al vertice della Lilt di Grosseto, dopo aver presieduto a lungo la sezione distaccata della laguna; e a Miriana Rosselli, responsabile della sezione cittadina, con un ruolo amministrativo-contabile.

L’indagine partita da un esposto

Il sostituto procuratore Salvatore Ferraro, in aula, di fronte al collegio composto da Laura Di Girolamo ( presidente) e dai giudici Andrea Stramenga e Laura Previti ha chiesto per i tre imputati, difesi dagli avvocati Carlo Valle, Romano Lombardi e Michele Martini ha chiesto una condanna a due anni ciascuno. Parti civili si sono costituite il Comune di Orbetello e la Lilt. 

L’indagine a carico dei tre imputati era cominciata dopo che una volontaria della Lilt, la Lega italiana per la lotta ai tumori, aveva presentato un esposto alla guardia di finanza. La donna, insieme a un’altra volontaria ha spiegato ai giudici che all’epoca percepivano 500 euro di rimborso mensile ma che, nonostante fosse stato promesso loro più volte, il contratto di lavoro ventilato non sarebbe mai diventato realtà

Esposti, quelli che furono presentati alla finanza, in cui veniva messa in dubbio la limpidezza delle entrate e delle uscite della Lilt. Ne era seguita una verifica fiscale, riferita a diversi anni. 
La Lilt grossetana, che è un ente no profit, avrebbe invece svolto un’attività riconducibile a un’impresa commerciale e, come tale, avrebbe dovuto pagare le tasse come se fosse un’impresa.

I soldi che i cittadini associati versavano alla Lilt ogni volta che facevano esami e visite (a Grosseto e a Orbetello), 25 euro andavano in parte al medico (10 euro) e in parte all’associazione (15 euro). Quei soldi venivano conteggiati come contributi per attrezzature, ma secondo la procura sarebbero dovuti essere considerati ricavi e quindi soggetti a tassazione. 

Il processo è stato rinviato alla fine di marzo, quando verrà emessa la sentenza. 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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