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Ulivieri: «Balocchi ha ragione, la sanità sull’Amiata così non va»

Franco Ulivieri, per 10 anni sindaco a Castel del Piano, ricorda la dolorosa riorganizzazione della sanità sull’Amiata. E si schiera con Balocchi
L'ospedale di Castel del Piano e, nel riquadro, Franco Ulivieri
L’ospedale di Castel del Piano e, nel riquadro, Franco Ulivieri (foto Daniele Badini)

MONTE AMIATA. Sulle dimissioni di Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora, dal Coeso, motivate dalla richiesta di una riorganizzazione del modello di sanità territoriale sull’Amiata. interviene Franco Ulivieri che la vicenda ha seguito da vicino, nel periodo in cui cambiarono gli assetti, essendo stato sindaco a Castel del Piano per 10 anni e poi presidente dell’Unione dei Comuni dell’Amiata.

«Facendo seguito a quanto da voi pubblicato in merito alle dimissioni del sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi dal Cda del Società Coeso volevo riportare la mia opinione».

«Dal 1995 fino al 2014 ho ricoperto ruoli politici e istituzionali sul territorio dell’Amiata, sindaco di Castel del Piano per 2 legislature (1999-2009) e presidente della Comunità Montana Amiata Grossetana per 10 anni».

«Le questioni sanitarie sono sempre state al centro delle dinamiche amministrative del territorio, troppo importante è la salute e il modo come questa viene trattata al momento del bisogno è fondamentale per tutti».

Un ridimensionamento iniziato da oltre vent’anni

«Fino al 1994 l’Amiata faceva parte delle Asl 28 ed aveva una sua identità, poi fu inglobata dalla Asl 9 Grosseto la parte grossetana mentre la parte senese confluì nella Asl senese. La Asl 9 suddivise il territorio provinciale in 4 Zone distretto, di cui la Zona 3 comprendeva l’Amiata, già all’epoca il ridimensionamento fu notevole in termini economici, politici e sanitari.ma dovemmo accettare questa decisione».

«Nel 2018 la Regione decise di rivedere a livello regionale le 34 zone distretto e fare un’operazione di accorpamento. Le 4 zone della Asl9 divennero 2 con l’accorpamento dell’Amiata e delle Metallifere con Grosseto, mentre rimase la zona di Orbetello Pitigliano Manciano e tutto il loro territorio».

Sapevo che ci sarebbero state difficoltà

«Già all’epoca ebbi modo di manifestare le mie perplessità perché, conoscendo le dinamiche amministrative, sapevo che una zona grande come l’Umbria che va da Follonica a Sorano, avrebbe avuto difficoltà gestionali. La presa di posizione di Balocchi che vedo non essere   sola, perché anche le Colline Metallifere stanno riflettendo sulla questione, mi trova perfettamente d’accordo».

Rivedere il modello della sanità territoriale

«Dobbiamo rivedere il modello organizzativo e gestionale della sanità territoriale, gli ospedali e il territorio hanno bisogno di gestioni funzionali e che sappiano rappresentare i bisogni delle varie realtà provinciali. La Regione deve riaprire un confronto con i territori e rimodellare il sistema, perché così non va bene non solo sull’Amiata, ma su tutto il territorio toscano».

Franco Ulivieri, ex sindaco di Castel del Piano

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