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Tolti i cassonetti davanti al memoriale

Si erano impegnati Comune e Anpi, la soluzione è poi arrivata anche grazie all’impegno di un consigliere comunale
Roseto martiti d'Istia a Stiacciole
L’area del roseto sgombra dai cassonetti appena tolti

GROSSETO. Era scesa in campo anche l’Anpi ma a dare la svola sarebbe stato un consigliere comunale.

Marcello Soldati, a Stiacciole nel 2016 ha inaugurato un coloratissimo giardino dedicato ai martiri d’Istia, proprio nella via intitolata a Silvano Guidoni: uno dei giovani uccisi dai nazifascisti.

Davanti al roseto però, da qualche mese, erano stati posizionati i nuovi cassonetti della raccolta rifiuti, oscurandone la vista. Soldati, aveva raccolto alcune firme appellandosi al Comune per toglierli.

La situazione sembrava destinata a uno stallo: Soldati dopo l’appello all’Ufficio ambiente, non aveva ricevuto molte rassicurazioni. Poi però è arrivata la situazione.

Il roseto di nuovo visibile

Oggi, lunedì 5 giugno, alla vigilia del settantanovesimo anniversario della fondazione dell’Anpi (6 giugno 1944) è arrivata la svolta.

I cassonetti ora si trovano sulla stessa via ma poco più avanti e lo spostamento sarebbe merito soprattutto di un intervento di un privato cittadino che ha preso a cuore la situazione. «La svolta sembra averla data il consigliere Andrea Guidoni, parente di uno dei martiri d’Istia – dice Soldati – Come libero cittadino ha fatto la richiesta ufficiale agli uffici pagando i 50 euro richiesti dal Comune. La pratica di spostamento è stata istituita, gli uffici hanno preso in carico la domanda e lo spostamento è avvenuto».

Soldati è subito andato a pulire l’area lasciata libera dai cassonetti ed è soddisfatto della soluzione. «Sono stato tutta la mattina a pulire la zona, sotto c’era un po’ di sporcizia – racconta – Voglio ringraziare tutti quelli che si sono adoperati affinché la soluzione sperata fosse realizzata. Ringrazio soprattutto il consigliere Guidoni e la stampa tutta, che ha dato risalto a questo problema così che i cittadini fossero anche più coinvolti».

La soluzione trova soddisfatta anche l’Anpi provinciale. «L’orrore di quella tragedia e il ricordo dei giovani Martiri d’Istia rappresenta, da sempre, un episodio che ha segnato indelebilmente le coscienze delle cittadine e dei cittadini – dice l’Anpi – Preservarne la memoria, come realizzato spontaneamente da un residente attraverso la cura di un roseto, rappresenta per la nostra comunità e per tutti noi un prezioso gesto civico dal forte valore morale».

Soldati lancia infine una proposta. «Io vado per i 78 anni, quando non ci sarò più non si sa chi potrà curare quest’area – conclude – Sempre aperta al pubblico e visitabile, chiedo al Comune se volesse istituzionalizzarla come parco pubblico e curarla. Io le dedicherò il mio tempo finché potrò, ma in futuro potrebbe essere l’unica soluzione per non perdere il lavoro fatto onorando i martiri d’Istia e la loro memoria».

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