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Tassa di soggiorno, le associazioni chiedono il rinvio

Confcommercio, Federalberghi e Confesercenti chiedono un percorso partecipativo: «Per evitare danni ingenti alle aziende»
Tassa di soggiorno, una veduta di Marina di Grosseto
Tassa di soggiorno, una veduta di Marina di Grosseto

GROSSETO. Confcommercio, Federalberghi e Confesercenti scrivono una lettera aperta al sindaco e agli altri assessori della giunta per chiedere un differimento dell’aumento della tassa di soggiorno, prevista, nelle intenzioni dell’Amministrazione, dal 1° di luglio prossimo.

La lettera è firmata dai tre presidenti: Giulio Gennari, Maurizio Parrini e Giovanni Caso. 

La decisione, peraltro, è all’esame del consiglio comunale di domani, venerdì 28.

Tassa di soggiorno, serve almeno un differimento

Questo il testo della lettera:

«Ill.mo sig. sindaco, gentili assessori, le scriventi associazioni di categoria Confcommercio, Federalberghi e Confesercenti Grosseto, rappresentanti il maggior numero di imprese attive nel settore della ricettività turistica del territorio comunale, confermando ciascuna le posizioni già espresse in maniera pubblica riguardo alla vostra decisione di aumentare del 50% la tassa di soggiorno a decorrere dal prossimo 1 luglio, con la presente sono ad avanzare formale istanza perché tale decisione possa essere rivista nella direzione, quantomeno, di un differimento del termine di applicazione».

«L’aumento da voi deliberato, infatti, giunge a programmazione di stagione già effettuata e la sua esecutività qualora fosse confermata a partire dal prossimo 1 luglio comporterebbe danni ingenti alle attività turistiche interessate, sia sotto il profilo economico sia dal punto di vista organizzativo e gestionale, con riflessi potenzialmente negativi sulla clientela che potrebbero peraltro compromettere gli sforzi e gli investimenti da voi stessi realizzati sul fronte della promozione della destinazione Grosseto».

«Si chiede pertanto di rivedere la decisione di applicare l’aumento della tassa di soggiorno a partire dal 1 luglio p.v.. per differire l’esecutività del provvedimento ad altra data, da individuare insieme al termine di un percorso partecipativo in cui ciascun portatore di interesse possa essere messo nelle condizioni di offrire il miglior contributo propositivo possibile».

«Auspicando l’accoglimento di quanto sopra avanzato, si resta a disposizione per un confronto chiarificatore e collaborativo».

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