GROSSETO. Il centro storico e il piazzale della stazione sono aree sensibili di particolare interesse. E, in queste aree, a discrezione del questore, possono essere vietate le manifestazioni pubbliche, almeno finché ci sarà lo stato di emergenza.
Questa la principale decisione che è stata presa venerdì 12 nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in prefettura. Una riunione presieduta dal prefetto Paola Berardino, a cui hanno partecipato l’assessore alla sicurezza Riccardo Megale, il consigliere della Provincia Bruno Ceccherini, i vertici delle forze dell’ordine e il comandante della polizia provinciale Stefano Pacini.
Nel corso della riunione è stata unanimemente condivisa l’esigenza di individuare, per la durata dello stato di emergenza, aree sensibili di particolare interesse nell’ambito del territorio della città di Grosseto, per le quali il questore valuterà, laddove necessario, l’adozione di divieti e prescrizioni riguardanti lo svolgimento delle manifestazioni preavvisate.
Ciò per conciliare il diritto costituzionalmente garantito all’effettuazione di manifestazioni con i diritti di pari rilievo dell’ordine e della sicurezza pubblica, della mobilità dei cittadini e dello svolgimento delle attività economiche, specie nell’attuale situazione pandemica.
Sono state, così, individuate l’area urbana all’interno della cinta muraria e le zone prospicenti la stazione ferroviaria.
Nell’ambito della riunione si è svolto ache un confronto con il rappresentante della Camera di Commercio, il presidente di Confcommercio Giulio Gennari e il presidente di Confesercenti Giovanni Caso per acquisire gli utili contributi degli operatori economici sulla fruizione degli spazi pubblici nelle aree interessate dalla movida.
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