Spiaggia per i disabili: fatta la gara, ma gli esperti arrivano solo terzi Skip to content

Spiaggia per i disabili: fatta la gara, ma gli esperti arrivano solo terzi

La spiaggia libera di Marina è stata assegnata, ma la società arrivata terza, i cui soci hanno competenze specifiche, contestano la gara
La spiaggia oggetto della nuova concessione a Marina di Grosseto
La spiaggia oggetto della nuova concessione a Marina di Grosseto

MARINA DI GROSSETO. Spiaggia anche per i disabili: ci sono voluti quasi 8 mesi, dall’apertura delle buste per il bando per l’assegnazione della concessione demaniale marittima a Marina di Grosseto davanti ai giardini di Villa Gaia, fra il bagno Pineta e il Sirena, per depositare la graduatoria che ha assegnato l’area alla società Etruria Nova, che fa riferimento all’imprenditore Amedeo Vasellini, mentre al secondo posto è arrivata la Guadalupe dell’imprenditrice Beatrice Bucalossi.

Al terzo posto la Joya Beach, società che fa riferimento a Dario Gasperini. Società, quest’ultima, che si è rivolta all’avvocato Christian Sensi, per evidenziare alcune incongruenze, o meglio errori, nell’assegnazione del punteggio che poi ha portato all’assegnazione all’Etruria Nova. Per un canone annuo di 5200 euro. In sostanza, affittando tre ombrelloni ripagano l’investimento.

Perché i soci della Joya Beach a quel progetto ci lavoravano da anni.

Sono stati loro i primi a presentarlo al Comune, sotto forma di manifestazione di interesse. E hanno anche competenze specifiche nel campo dell’assistenza alla disabilità, in particolare sul mare. Insomma, hanno tutto quello che serve per gestire uno stabilimento balneare dedicato a chi ha una disabilità.

L'area della nuova concessione a Marina di Grosseto
L’area della nuova concessione a Marina di Grosseto

Una spiaggia (anche) per portatori di handicap

Per capire bisogna tornare al bando del Comune per la concessione demaniale. Perché non si tratta di una concessione qualsiasi ma, scrive il dirigente “una struttura con specializzazione per i portatori di handicap“. Quindi non una spiaggia attrezzata ad accogliere anche i disabili, come dovrebbero essere tutte, ma una spiaggia con competenze specifiche per la gestione dei disabili. Nella quale, ovviamente, possono andare anche le persone normodotate.

«Già nel 2017 – spiega Dario Gasperini – avevamo presentato al Comune una manifestazione di interesse perché volevamo aprire un’attività di questo genere, quindi dedicata ai portatori di handicap, a Marina di Grosseto. È il mio lavoro da sempre, l’ho fatto in tutto il mondo (anche in Australia, ndr), volevo tornare nella mia Marina e creare qualcosa che non c’era».

In vari colloqui informali con vari funzionari comunali e un assessore già nel 2017 emerge che presto ci sarà un bando. Ci vogliono 4 anni, ma nel 2021, finalmente, il bando arriva. Ed è proprio per una concessione con specializzazione per portatori di handicap, esattamente l’oggetto della manifestazione di interesse. 

Così Dario, che ha l’abilitazione per acquaticità e surf per portatori di handicap sia motori che mentali, ottenuta lavorando per un’importante Ong, costituisce la società Joya Beach. Sono tre soci, due sono donne, hanno tutti meno di 35 anni e parlano correntemente tre lingue.

Sono tutti del settore, hanno sempre lavorato con i portatori di handicap.

Ma c’è di più. La Joya instaura un rapporto stretto con la Fondazione Stella Maris, un Irccs (istituto di ricovero e cura a carattere scientifico), in sostanza un ospedale di alta specializzazione di rilievo nazionale per la neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza. 

L’istituto di Calambrone (Pisa) è un fiore all’occhiello della Toscana, qui arrivano pazienti da tutta Italia.

«Alla Stella Maris accolgono con entusiasmo la nostra progettualità e non vedono l’ora di poter usare i nostri servizi per gran parte dei loro pazienti. La cosa avrebbe portato un enorme movimento a Marina di Grosseto, con un indotto importantissimo e una destagionalizzazione. L’accordo lo mettiamo nella domanda del bando, convinti che ci avrebbero ringraziato a lungo e invece…»

La Joya arriva solo terza

Invece all’apertura delle buste, 8 mesi dopo la commissione, la Joya Beach arriva solo terza.

«Non ci volevamo credere, facciamo accesso agli atti e scopriamo nei progetti dei nostri concorrenti una difformità rispetto all’oggetto della gara, irregolarità formali nella compilazione dei progetti, un errore nell’attribuzione di un punteggio. Per questo ci affidiamo a un legale (Christian Sensi, ndr), convinti che la graduatoria definitiva venisse rivista. Ma quella definitiva, invece, è un copia e incolla della precedente, neppure correggono l’errore di attribuzione del punteggio».

Fra le tante incongruenze – spiegano i ricorrenti – c’è il punteggio attribuito alla Joya sulle “competenze specifiche” in materia di gestione dei soggetti con handicap. I soci della Joya le hanno, ma viene loro attribuito punteggio 0, mentre alle altre due società punteggio 3.

«Ora valutiamo se ricorrere al Tar. Certo è che vogliamo che si sappia come vengono gestite queste cose. E, soprattutto, quale grande occasione sta perdendo Marina di Grosseto».


LEGGI ANCHE

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati