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Siccità: un lago alla Bartolina alimentato dal Bruna – IL VIDEO

Per Grosseto al centro, occorre anche realizzare i piccoli invasi collinari previsti dal piano territoriale di coordinamento
L'invaso Bicocchi
L’invaso Bicocchi

GROSSETO. Un grande lago alla cava della Bartolina e piccoli invasi collinari già previsti dalla pianificazione della Provincia. È quanto chiede l’associazione Grosseto al centro alle istituzioni locali, per dare risposte concrete al problema della siccità e non solo.

Già lo scorso anno, Grosseto al centro (Gac) aveva richiamato l’attenzione del sindaco – e allora presidente della Provincia, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – sugli interventi necessari per la difesa delle aree costiere dalla carenza d’acqua, nella stagione secca, dalla desertificazione causata dall’avanzamento del cuneo salino, e dal rischio di nuove alluvioni.

«Il Piano territoriale di coordinamento (Ptc) della Provincia di Grosseto, approvato nel 1999 e attualmente vigente – spiega Matteo della Negra di Gac –  prevede la realizzazione di piccoli invasi collinari capaci di trattenere le acque meteoriche a monte, abbassando l’onda di piena durante gli episodi estremi di piogge intense e difendendo così la pianura e i centri abitati dal rischio di nuove alluvioni causate dall’Ombrone e dall’Albegna, e restituirle in tempi più lunghi. Nonostante i progetti preliminari prodotti, questi serbatoi di oro blu non sono mai stati realizzati».

La restituzione delle acque accumulate in collina, inoltre, consentirebbe di mantenere le portate dei corsi d’acqua a livelli utili anche nella stagione più siccitosa, in modo da mantenere attiva la ricarica delle falde idriche in pianura, ostacolando di conseguenza la penetrazione del cuneo salino nei terreni costieri.

Un lago da 6.500.000 metri cubi alla Bartolina

Poi Della Negra interviene su un altro progetto “incompiuto”: il ripristino ambientale della cava della Bartolina, nel comune di Gavorrano, da riealimentare con le acque del fiume Bruna.

«Un tale bacino, con i suoi 6,5 milioni di metri cubi, avrebbe una capacità pari a tre volte il lago dell’Accesa – dice Della Negra – riempiendosi naturalmente in meno di due anni. Il “Lago della Bartolina” è un progetto di ingegneria idraulica al quale il Comune di Gavorrano ha già dato il suo benestare, insieme all’Autorità di bacino del fiume Ombrone, nell’autorizzazione del 15 luglio 2010».

L’appello di Gac al presidente della Provincia di Grosseto

Gac, dunque, rinnova al presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola, l’invito ad aprire un dibattito con la Regione Toscana, le Autorità di bacino ed il Consorzio bonifica Cb6 in qualità di enti territoriali competenti.

«Occorre attivare le fonti di finanziamento per realizzare i progetti esecutivi degli interventi citati, anche approfittando delle risorse economiche stanziate dalla Commissione europea attraverso Next Generation Eu, per gli obiettivi di tutela del territorio e della risorsa idrica del Piano nazionale di ripresa e resilienza», conclude Della Negra.

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