CAPALBIO. Non si era mai visto un periodo così prolungato senza un goccio di pioggia, negli ultimi 20 anni. Mentre i Comuni di Monterotondo Marittimo, Grosseto e, da oggi 23 giungo, anche Capalbio, in Regione si è svolto un incontro tra l’assessora all’ambiente e difesa del suolo Monia Monni, i sindaci, l’Autorità idrica toscana (Ait) le Autorità di distretto, l’Anci, Upi ed Anbi.
I dati emersi sono poco confortanti, con forti criticità per la Maremma, dove l’Ombrone ha la stessa portata d’acqua di luglio e agosto degli scorsi anni. Situazione simile se non peggiore anche per i pozzi, mentre le maggiori criticità si rilevano sulla costa, dove l’acqua viene attinta dalle falde, e nelle comunità montane perché si approvvigionano dalle fonti.
La gravità della situazione è confermata anche dalle indicazioni del Consorzio Lamma che ha registrato, nei primi mesi dell’anno, una forte riduzione dei fenomeni piovosi, anche rispetto al 2017. La previsione disegna luglio e agosto con temperature sopra la media e precipitazioni sotto la media.
«Purtroppo le scarse precipitazioni di quest’anno stanno mettendo in crisi le nostre riserve di acqua – ha spiegato l’assessora Monni – e le previsioni meteo dicono che la situazione non cambierà mei prossimi mesi. La riunione è stata utile anche per definire alcune azioni da intraprendere per la gestione di questa situazione criticità. Insieme ad Ait e a Cispel, rappresentante dei gestori del servizio idrico, abbiamo condiviso la necessità di chiedere un ulteriore sforzo ai gestori per la stesura di un programma straordinario di ricerca delle perdite e di interventi di riparazione».
Chelini: «multe fino a 500 euro per chi non rispetta l’ordinanza»
Intanto, questa mattina, il sindaco di Capalbio, Gianni Chelini, ha emanato un’ordinanza che vieta l’utilizzo di acqua potabile, proveniente dagli acquedotti urbani e rurali, per scopi diversi da quelli igienico-domestici, su tutto il territorio comunale.
«Abbiamo dovuto prendere atto della necessità di tutelare le riserve idropotabili a disposizione durante il periodo estivo – commenta Chelini – particolarmente critico a causa dell’aumento delle temperature, della scarsità delle precipitazioni e dell’aumento dei consumi per la presenza dei turisti sul territorio».
Il divieto resterà in vigore fino al 31 agosto. Per i trasgressori, sono previste sanzioni amministrative da un minimo di 100 euro a un massimo di 500 euro.
«Confidiamo che i cittadini comprendano l’importanza della nostra decisione e la gravità della situazione che riguarda tutto il Paese. Riteniamo che sia fondamentale tutelare le nostre acque e serve che ognuno di noi si comporti in modo virtuoso, senza sprecare un bene fondamentale per la vita di tutti», conclude il sindaco.

Redattrice di MaremmaOggi
Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle “origini” prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi
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