GROSSETO. Erba alta e polemiche. Che esplodono ogni, anno, puntuali, in primavera. È Sistema, la società in house del Comune, ad occuparsi della manutenzione del verde urbano. Ed è il direttore Alberto Paolini, a spiegare come funziona l’attività del taglio del verde in città. 

10 tagli all’anno e ogni volta si ricomincia daccapo 

«L’attività si sostanzia in 10 tagli all’anno, di tutte le aree prative del territorio comunale, comprese le frazioni, ovvero circa 250 ettari di verde – spiega il direttore Paolini – La cadenza dei tagli è continuativa, pertanto alla fine di ogni taglio si riparte da dove avevamo finito. L’attività viene svolta su tre zone contemporaneamente, con due squadre di operatori per ogni singola area, per un totale di circa trenta operatori impegnati con trattori, per il taglio delle aree estensive e decespugliatori, per rifiniture e marciapiedi».

Durante la primavera, però, le condizioni climatiche (quest’anno in particolare) fanno sì che la velocità con cui ricresce l’erba determini in alcune aree un’altezza del manto erboso superiore alla media annuale. «Dati scientifici indicano in 1,5 centimetri al giorno la crescita media dell’erba in primavera – spiega Paolini – Ciò significa che se per effettuare un taglio nell’intero capoluogo ci voglio 5 settimane, dalla fine di un taglio all’inizio dell’altro, l’erba sarà cresciuta di almeno 60\70 cm».

48 giorni di pioggia tra marzo e aprile

L’attività svolta dai dipendenti di Sistema e dalle ditte appaltatrici del servizio prosegue senza sosta, al netto delle giornate di pioggia che, secondo i dati di meteo.it nei mesi di marzo, aprile e maggio sono stati 48 e che oltre a contribuire a una maggiore crescita dei manti erbosi, non consentono neppure di lavorare con continuità.

«Alla luce di quanto sopra ci preme evidenziare che non ci sono aree verdi in cui l’erba non viene tagliata da mesi – aggiunge il direttore di Sistema – perché l’attività viene effettuata ogni giorno dell’anno; tra l’altro per far fronte alla problematica, questa primavera, abbiamo provveduto ai tagli anche nelle giornate del Primo maggio, del 25 aprile e di tre domeniche. Inoltre, in merito alle lamentele sulla mancata raccolta degli sfalci, segnaliamo che il contratto di servizio con il Comune di Grosseto non prevede la raccolta degli sfalci nelle aree verdi, recependo quanto stabilito dalle linee guida dell’Unione Europea e del ministero dell’Agricoltura, che indicano nel mulching (taglio con rilascio dell’erba, quale fertilizzante naturale) il sistema più sostenibile per la manutenzione dei prati. Infine consentitemi una nota di colore: nella foto che ritrae un cittadino che taglia il prato di Via Giotto, presuntivamente al posto nostro, che ha fatto il giro del web ed è comparsa sulla cronaca locale, si vede, oltre al signore con il tagliaerba, un manto erboso evidentemente tagliato da pochi giorni. In effetti avevamo concluso il taglio il giorno prima». 

Da tre a quattro aree

Le aree in cui sarà suddivisa la città, a partire dal prossimo 1° luglio, saranno quattro e non più tre. Lo dice il presidente di Sistema Amedeo Vasellini.

«Ogni zona sarà affidata a un appaltatore selezionato con gara europea – dice – Ciò contribuirà a una riduzione del tempo di esecuzione di ogni singolo taglio e conseguentemente ad aumento della frequenza dei tagli stessi. A oggi è stato praticamente finito il taglio su tutto il territorio comunale (stiamo ultimando il lavoro al Borgo e sulla mini variante Aurelia nord) per cui non sono presenti situazioni di criticità. Infine segnaliamo che sul nostro sito www.sistemagrosseto.com è presente la reportistica sulle attività svolte dalla nostra società relative alla manutenzione del verde».