Rissa dopo la partita, fuori dagli stadi per 5 e 3 anni | MaremmaOggi Skip to content

Rissa dopo la partita, fuori dagli stadi per 5 e 3 anni

Padre e due figli, tra cui un minorenne, non potranno entrare negli impianti sportivi: durante le gare dovranno andare a firmare in questura
La questura di Grosseto
La questura di Grosseto

GROSSETO. Tre daspo, firmati dal giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci, su richiesta del questore Antonio Mannoni, sono stati notificati a padre e due figli, uno dei quali minorenne. I tre quindi – come anticipato da MaremmaOggi l’11 febbraio scorso, quando la richiesta di provvedimento è arrivata sulla scrivania del giudice – non potranno entrare negli impianti sportivi e, come sanzione accessoria, dovranno presentarsi al più vicino posto di polizia, durante il primo tempo delle partite casalinghe ed in trasferta, disputate dalla squadra in cui milita il giovane calciatore.

 

I tre, stando ai risultati delle indagini della divisione anticrimine della polizia, sarebbero i responsabili dell’aggressione di uno spettatore della gara tra Nuova Grosseto e FollonicaGavorrano, categoria giovanissimi.

L’aggressione dopo la partita

Uno spettatore, contro il quale il giovane calciatore aveva rivolto un gestaccio, aveva chiesto al ragazzino di scusarsi. Per tutta risposta però, era stato aggredito verbalmente e fisicamente dallo stesso giocatore, dal padre e dal fratello, che gli avevano procurato un trauma cranico e alcune lesioni per le quali si era reso necessario il ricovero in ospedale.

Un fatto grave, quello successo all’uscita del campo da calcio della Nuova Grosseto in via Australia, tanto che il questore ha emesso il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono competizioni di calcio, ufficiali ed amichevoli, relative a campionati e tornei nazionali ed internazionali, sia professionistici che dilettantistici.

Per cinque anni il padre e per tre i figli non potranno nemmeno assistere alle competizioni ufficiali e amichevoli delle nazionali di calcio che verranno disputate in Italia e negli stati appartenenti all’Unione Europea, anche se trasmessi in diretta su maxi schermi, ed il divieto di stazionare nei luoghi interessati alla sosta ed al transito di coloro che partecipano o assistono alle competizioni. 

 

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