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Il record del falco pescatore della Diaccia

Geronimo e Pocahontas per il quarto anno consecutivo hanno 4 uova. Giampiero Sammuri: «Un evento eccezionale»
Geronimo e Pocahontas nel nido alla Diaccia con le 4 uova
Geronimo e Pocahontas nel nido alla Diaccia con le 4 uova

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Il falco pescatore Pocahontas è da record. 

Il primo giorno di primavera è festeggiato sul nido Indiano con la deposizione del quarto uovo. E siamo alla quarta quaterna in quattro anni per Pocahontas, uno dei falchi seguiti dal Progetto Falco Pescatore. Anche sul nido Centrale la coppia è stabilmente presente, ma ancora nessun uovo deposto. 

Progetto Falco Pescatore, le coppie che hanno scelto la Maremma

Il progetto segue alcune coppie di falchi pescatori nel Parco della Maremma, alla Diaccia Botrona, nella laguna di Orbetello e nell’oasi Orti-Bottagone, a Piombino.

Ideato da Giampiero Sammuri quando era presidente del Parco della Maremma, vede impegnati il biologo e ricercatore Andrea Sforzi, che è responsabile scientifico, il naturalista e biologo Flavio Monti, il faunista e tecnico Vincenzo Rizzo Pinna (che segue le telecamere), l’ornitologo Francesco Pezzo, il grafico-illustratore Alessandro Troisi, vari tesisti come Guido Alari, collaboratori, volontari e il personale dei parchi coinvolti.

  • INDY e MARION. Indy è un maschio, con anello blu, nato in Corsica e portato appena nato in Maremma per il progetto di reintroduzione. Una volta divenuto adulto, ed essendo rimasto legato al suo territorio, ha incontrato una femmina di origine sconosciuta, Marion, senza anelli, nel periodo di passo migratorio, e si è formata così la coppia che ha costruito il nido naturale in cima ad un bellissimo albero nella zona di Saline San Paolo, molto vicina al fiume Ombrone, nel Parco della Maremma, dove cacciano e pescano le loro prede. Nel maggio 2011 sono nati i primi due falchi pescatori italiani dopo 42 anni, Gradelle e Primo.
  • PRIMO & EVA. Nella Diaccia Botrona,  sono stati costruiti tre nidi artificiali con la speranza di vederli occupati dai falchi pescatori. E infatti nel 2014 la bella novità. La coppia formata da una femmina del progetto, prelevata dal nido in Corsica e trasportata in maremma nel 2010, chiamata Eva, e il maschio Primo, il falco pescatore nato in Italia nel 2011 al Parco Maremma da Indy e Marion, ormai adulti, hanno scelto la Diaccia Botrona come luogo adatto per pesca e nidificazione. Primo ed Eva sono ancora oggi nel nido artificiale chiamato Centrale e hanno cresciuto finora ben 12 falchetti che si sono involati con successo.
  • GERONIMO & POCHAONTAS. Nel 2015, nel nido artificiale Arginone, sempre in Diaccia Botrona, si sono insediati e hanno formato coppia altri due falchi pescatori, di provenienza sconosciuta, senza anelli, chiamati Geronimo e Pochaontas, che ad oggi hanno dato alla luce 10 piccoli falchi pescatori, tutti involati. Le due coppie convivono e sono ancora presenti nei rispettivi nidi, spostandosi ogni tanto sul terzo nido artificiale, chiamato Indiano, quello dove ora ci sono le 4 uova.
  • MORA & ORBETELLO. Nel 2018 un’altra bella sorpresa. Grazie al progetto e alla volontà del Wwf Oasi Maremma era stato costruito un nido artificiale per falchi pescatori all’interno dell’Oasi Wwf Laguna di Orbetello in una zona protetta ed adatta, nei pressi della laguna aperta, dove i visitatori non sono ammessi. Per due anni una femmina della Corsica, chiamata Mora, inanellata proprio in un nido in Corsica dal gruppo di lavoro corso-italiano, con  Flavio Monti e Andrea Sforzi, aveva scelto il nido e la laguna di Orbetello per stabilirsi con una certa continuità, tranne brevi viaggi in Corsica. Nel 2017 un primo tentativo di riproduzione con un maschio di passaggio, con uova non schiuse. Nel 2018 si forma una nuova coppia, con un maschio sempre sconosciuto, chiamato Orbetello e la bella conclusione con tre uova schiuse e tre nuovi falchi pescatori nati in una nuova area, chiamati Ozzi, Olly e Olaf. Mora ed Orbetello si sono riprodotti anche nel 2019 e sono nati altri due piccoli, con un totale di 5 falchi pescatori involati con successo.
  • AMERIGA & SKY. Sempre in Maremma, nei pressi di Piombino,  esiste una zona umida e Oasi WWF di Orti-Bottagone. Numerose volte i falchi della Diaccia Botrona e del Parco Maremma sono passati e hanno cacciato nei chiari dell’Oasi. Nel 2019 incredibilmente una coppia di falchi si è fermata ed ha trovato un nido artificiale di cicogna bianca su un traliccio dell’Enel costruito per attrarre questa specie che si era riprodotta nell’Oasi. La femmina Ameriga, nata in Diaccia Botrona nel 2016 nel nido Arginone da Geronimo e Pochaontas, ormai adulta, ha formato coppia con un maschio senza anelli e di origine sconosciuta, chiamato Sky. Hanno scelto il nido artificiale in alto al traliccio e si sono riprodotti con ben tre uova schiuse e tre giovani falchi involati con successo, chiamati Blu, Bizet e Billy.

Sammuri: «Una deposizione da record»

«Siamo molto felici – dice Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi e ideatore del progetto Falco Pescatore – questa cosa è veramente incredibile. Già la deposizione di 4 uova è una cosa rara, ma per 4 anni consecutivi credo sia un record mondiale. E non è l’unica particolarità di questa coppia: in 7 anni ha fatto nascere 15 pulli, 14 erano maschi ed una sola femmina. Altra particolarità ogni anno ne nasce uno molto chiaro (non albino)».

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