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Raid di furti nei locali, è allarme

Hanno preso a sassate la porta a vetri del ristorante del Tce per rubare pochi spiccioli dopo aver disattivato l’allarme
I danni fatti dai ladri per entrare nel ristorante del Tce

GROSSETO. Il bar “Lo Chalet 2” in via Repubblica Dominicana non è stato il solo locale al quale i ladri hanno fatto visita nei giorni scorsi. La porta a vetri che si apre sulla cucina del ristorante del Tce in via Bulgaria è stata presa a sassate nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 aprile. 

Anche in questo caso, i ladri si sono dovuti accontentare degli spiccioli. «Non lasciamo nulla nel locale quando chiudiamo – dice Marco Ciani – Ma il danno che ci hanno fatto non è di poco conto». 

Porta presa a sassate

Non hanno utilizzato alcun mezzo sofisticato, i ladri, per entrare nel ristorante del Tce: Emiliano Giuggioli e Marco Ciani, martedì 26 aprile si erano dati appuntamento al locale per fare gli ordini quando hanno notato che la porta d’ingresso era scheggiata. «Abbiamo pensato che si fosse trattato della pallonata tirata da un ragazzino – dice Ciani – però poi mi è venuto un dubbio e sono andato a controllare la cucina».

Qui i due hanno trovato il vetro della porta sfondato con una sassata e la porta forzata. 

Una volta entrati i ladri si sono dovuti accontentare degli spiccioli. «Chi ha rubato da noi – dice ancora Ciani – probabilmente aveva fatto qualche sopralluogo in precedenza. Abbiamo un impianto d’allarme che non è suonato la sera della spaccata. Eppure ho visto io con i miei occhi Emiliano mentre lo disattivava, il martedì mattina quando abbiamo scoperto il furto». 

Ciani e Giuggioli, nelle settimane precedenti non hanno notato nulla di strano, se non il passaggio di un uomo con un cappellino in testa. Il parcheggio del locale è al buio e non ci sono case a ridosso dell’impianto sportivo. Nessuno poteva vedere o sentire nulla. «Quando esco dal locale – aggiunge Ciani – di solito lascio sempre le luci del ristorante accese. Il parcheggio è buio ed è pericoloso anche per noi, quando finiamo il turno di lavoro». 

I due ristoratori non hanno potuto fare altro che sporgere denuncia e riparare il danno alla porta. 

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