Il prosecco subacqueo emerge dal mare. Senza solfiti | MaremmaOggi Skip to content

Il prosecco subacqueo emerge dal mare. Senza solfiti

Dopo 6-7 mesi nel mare di Cala di Forno sono pronte le prime bottiglie di bollicine della cantina subacquea di Andrea Montrone
Una delle bottiglie affinate in mare, pronta per essere assaggiata
Una delle bottiglie affinate in mare, pronta per essere assaggiata

MAGLIANO IN TOSCANA. Bere vino, e le bollicine poi…, è un piacere per molti. Ma il vino, si sa, ha almeno due effetti collaterali, se si esagera: ti fa ubriacare e ti “regala” un bel cerchio alla testa. La colpa, se così si vuole chiamare, è dell’alcol.

Ma anche dei solfiti.

I solfiti non sono altro che molecole composte da ossigeno e zolfo il cui compito è quello di prevenire l’ossidazione degli alimenti. Svolgono quindi una funzione antiossidante e antimicrobica, e possono essere presenti sia naturalmente, sia aggiunti. In tutti i vini ci sono. Spesso più nei bianchi che nei rossi.

Ma dal profondo del mare di Cala di Forno, forse la spiaggia più suggestiva della Maremma, nel comune di Magliano in Toscana, emergono ora bottiglie di bollicine che, per l’effetto dell’affinamento a 15-16 metri di profondità, i solfiti li hanno persi tutti. Resta l’alcol, sia chiaro, questo non autorizza ad abusarne, ma quelle fastidiose molecole che fanno venire il mal di testa se ne vanno naturalmente, per l’effetto dell’acqua di mare.

Le prime bottiglie stanno emergendo in questi giorni.

Il progetto di “Benthos Cantina Subacquea” è di Andrea Montrone, subacqueo e appassionato di mare. Ha fatto alcune prove, poi ha calato in mare le prime 1000 bottiglie, per un affinamento subacqueo di 6-7 mesi. E ora sono pronte.

Andrea Montrone
Andrea Montrone

1000 bottiglie riposano sotto al mare

«Avevo visto un progetto simile a Portofino (lo spumante Abissi, di Bisson, ndr) e mi aveva molto incuriosito – racconta Andrea Montrone – e ho voluto mettermi in gioco, vista la mia grande passione per il mare. Ho fatto qualche prova, poi, a ottobre, ho creato la cantina subacquea nel mare di Cala di Forno. Un posto meraviglioso».

Le prime 1000 bottiglie sono a 15-16 metri di profondità da ottobre scorso, sono più o meno sette mesi.

La cantina subacquea
La cantina subacquea

«Mi sono accordato con due aziende: la Bruni, che è qui in Maremma, e la Ruggeri, a Valdobbiadene. Cinquecento bottiglie dell’una e dell’altra. Le ho calate in mare in gabbie speciali, appoggiate sul fondo. Ogni  tanto passo a controllarle, le coccolo…».

Il vino, affinato in mare, ha caratteristiche uniche: «Nei 6-7 mesi che affina, perde tutti i solfiti. Quindi è un vino che non dà mal di testa. Inoltre il lieve movimento che dà il mare abbassa leggermente l’acidità ed esalta profumo e sapore del vino. Poi c’è l’aspetto estetico. Le bottiglie vengono modellate dal mare, anche dopo bevute sono degli oggetti di arredamento».

Andrea preleva le bottiglie quando ne ha bisogno, altrimenti proseguono l’affinamento subacqueo.

«Già alcuni locali le hanno, ma quanto prima sarà pronto il sito internet con la possibilità di comprare il vino on line».

Al momento Benthos Wine ha una pagina Facebook.

IL VIDEO – IL CONTROLLO DELLA CANTINA

 

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