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Pesucci, tutto rimandato al 20 ottobre

Per il sindaco di Campagnatico non è ancora finita. I giudici vogliono vederci chiaro sulle cause di ineleggibilità e incompatibilità sollevate da un’azione popolare
Pesucci al primo coniglio comunale
Il sindaco Pesucci, al consiglio si insediamento

GROSSETO. Dovrà aspettare fino al 20 ottobre, il primo cittadino di Campagnatico Elismo Pesucci, per sciogliere il nodo della presunta incompatibilità e ineleggibilità alla carica di sindaco di Campagnatico, che sta ricoprendo dal momento del suo insediamento, l’11 luglio.

L’udienza in tribunale a Grosseto, questa mattina, 18 agosto, convocata a seguito dell’azione popolare promossa da alcuni cittadini nei confronti di Pesucci e della consigliera Anna Monini, è stata aggiornata al prossimo autunno. Così ha stabilito il presidente del collegio giudicante, Giuseppe Grosso, insieme ai giudici Adriana Forastiere e Amedeo Russo, ritenendo di dover approfondire alcuni aspetti.

I due punti eccepiti dai giudici

Tra i vari punti eccepiti dai giudici, quelli nevralgici sono in particolare due:  

  • il primo riguarda la causa di ineleggibilità che risiederebbe nell’incarico del figlio di Pesucci, Davide, come presidente della società sportiva Nuova Arcille (ai sensi degli articoli 61 comma 1 bis del Testo Unico degli enti locali). La visura presentata oggi in tribunale,  attestante che Davide Pesucci non è più presidente della società sportiva, porta la data del 27 luglio, oltre l’insediamento di Elismo come sindaco, l’11 luglio.
  • la seconda riguarda la ragione di incompatibilità di Pesucci, ai sensi dell’articolo 63, comma1, numero 4 del Tuel. Ovvero la lite pendente con il Comune per il rimborso di 150.000 euro, richiesto per le spese legali sostenute da Pesucci nella lunga vicenda giudiziaria che lo ha interessato. Il dubbio è sui modi e sui tempi in cui sarebbe stato avviato l’iter di rinuncia. 

Pesucci: «Ho fatto tutto quello che dovevo, ora vorrei lavorare in tranquillità»

Pesucci si dice tranquillo e fiducioso sull’esito favorevole dell’udienza a ottobre. «I giudici, giustamente, devono approfondire e guardare le carte, ma da parte mia sono del tutto tranquillo. Mi spiace solo che si stia perdendo tempo utile per il comune e il territorio. Da parte mia ho fatto tutto quello che dovevo, rispettando leggi e norme», commenta.

«Anzi, ho fatto un gesto nobile rinunciando a 150.000 euro di spese legali, che mi spettavano di diritto, essendo stato assolto dal tribunale su richiesta di assoluzione della procura. Tuttavia, per eliminare ogni incombenza, ho rinunciato a tutto, anche all’azione futura. La mia è una rinuncia tombale, che non so in quanti, al posto mio, avrebbero fatto», conclude.

La causa tuttavia è ancora in essere, poiché anche se Pesucci ha formalmente rinunciato, il giudice dovrà pronunciarsi nell’udienza fissata a settembre.

Grisanti: «Chi di sagra ferisce, di sagra rischia di perire»

E sulla decisione dei giudici, oggi, la soddisfazione di Luca Grisanti, sconfitto da Pesucci alle amministrative di giugno per una manciata di voti, è palpabile. L’ex sindaco si lascia sfuggire anche un commento sibillino che i campagnatichesi capiranno al volo. «Chi di sagra ferisce, di sagra rischia di perire», dice riferendosi al ricco programma di festeggiamenti che si terranno ad Arcille da qui a ottobre. «Mi chiedo se i ristoratori ne siano correttamente informati», dice Grisanti.

«Sono molto soddisfatto delle ragioni del rinvio dell’udienza, perché ravviso nella scelta del giudice un allineamento tra la giustizia ordinaria e quella degli enti locali. Mi auguro che questa vicenda venga chiarita fino in fondo, nell’interesse dei cittadini e del territorio.

Resto della convinzione che le cause di ineleggibilità e di incompatibilità del sindaco siano ancora tutte in piedi. Ho fiducia nella magistratura, ma il tempo che nel frattempo passa tra un’udienza e l’altra, con un sindaco che potrebbe essere delegittimato dal tribunale, espone il comune a gravi rischi», conclude Grisanti.

 

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