Peste suina, allerta in Toscana | MaremmaOggi Skip to content

Peste suina, allerta in Toscana

Vertice ieri tra la Asl e gli enti coinvolti nella prevenzione dell’epidemia. Al via la campagna informativa rivolta a cittadini e turisti
cinghiale

GROSSETO. È allerta in Toscana e in Maremma per la peste suina africana, anche se la situazione è sotto controllo e non ci sono per ora casi segnalati. Preoccupano, infatti, i focolai in Piemonte, soprattutto in Liguria e nella zona di Roma al confine nord e sud della Toscana.

Al via, dunque, una campagna informativa redatta dal ministero della Salute e rivolta a chi frequenta le campagne, le spiagge, i boschi, per sport e tempo libero anche in Maremma, sui comportamenti da tenere, in particolare sugli scarti alimentari.

È quanto è stato deciso ieri mattina, 26 maggio, durante la riunione organizzata dal dipartimento di Prevenzione dell’Asl sudest all’auditorium dell’ospedale Misericordia, cui hanno partecipato la polizia provinciale e la polizia municipale dei comuni della provincia, i carabinieri forestali, il Parco della Maremma, la Regione Toscana con il funzionario incaricato, Alessio Capecci.

«Durante l’incontro abbiano aggiornato i presenti sulla situazione nelle tre zone rosse in Piemonte, Liguria e Lazio, sulle misure di controllo e prevenzione che vengono messe in atto in queste aree. Abbiamo dato una panoramica sull’epidemiologia della malattia e illustrato  i contenuti del Piano di sorveglianza e prevenzione. In particolare condividendo le indicazioni pratiche sulle azioni da intraprendere in caso di ritrovamento di carcasse di cinghiale, per consentire gli accertamenti», spiega Giorgio Briganti, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl sudest.

Innalzare il livello di sorveglianza e informare i cittadini

Al momento, non essendo stati segnalati casi di peste suina africana, è fondamentale tenere alto il livello di allerta e mettere in campo le le azioni di sorveglianza rispetto all’eventuale ritrovamento di carcasse di cinghiale e egli allevamenti di maiali.

Giorgio Briganti
Giorgio Briganti Asl

A breve partirà anche una campagna informativa tramite cartellonistica predisposta dal ministero della Salute che il dipartimento di Prevenzione dell’Asl metterà a disposizione del Parco della Maremma e dei comandi di polizia municipale, per informare turisti, cittadini e tutti coloro che frequentano boschi, campagne e spiagge per sport e tempo libero sulle precauzioni da adottare per non essere eventuali veicoli di contagio.

In particolare facendo attenzione agli scarti alimentari come i panini con i salumi, che non devono essere abbandonati a terra. In caso di contaminazione, infatti, pur non essendoci pericoli per la salute umana, gli scarti eventualmente mangiati da un cinghiale potrebbero infettarlo e diffondere ulteriormente l’epidemia.

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