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Paolo Mastracca attacca il microfono al chiodo

Il popolare conduttore televisivo ha detto addio alla storica trasmissione dopo una vita spesa per il calcio dilettantistico. Ma continuerà in altri campi e forse in tv
Paolo Mastracca

GROSSETO. La voce del calcio dei dilettanti, Paolo Mastracca, ha deciso di appendere al chiodo il microfono. Lo scorso 20 maggio è andata in onda su Tv9 la sua ultima puntata de I Dilettanti del martedì, la storica trasmissione dedicata al calcio di tutti, quello popolare e autentico, come è appunto Mastracca.

Ma Paolo continuerà comunque con altre idee e in altri campi, anche televisivi.

La carriera di Paolo parla da sola ed è anche difficile ripercorrerla tutta. Due anni fa decise di prendersi un anno sabbatico per ritornare più carico che mai in quest’annata calcista. Una stagione però che è stata come sempre intensa, forse troppo.

Due anni fa il primo stop

Mastracca ha così deciso nuovamente di fermarsi e di ritirarsi dalla scena calcistica. Una volontà ponderata per il conduttore e commentatore sportivo, riconoscibile immediatamente per il suo “vocione” da parroco di campagna, benvoluto su ogni campo di periferia.

Chi lo conosce bene come il sottoscritto, sa che per Paolo la domenica non era solo andare alla partita, che fosse il Pitigliano la squadra del suo paese, o magari un anonimo incontro di Terza categoria che valeva solo per la rivalità fra le squadre.

Quei 90 minuti dietro una rete, sotto la pioggia o sferzato dal vento gelido, era un rito da celebrare con gli amici, e poi preparare quella trasmissione che ha condotto per oltre 40 anni, dall’inizio nella cantina della chiesa di Albinia con tele Heba.

Per tutti gli amanti del calcio Paolo Mastracca è una figura imprescindibile, una penna che metteva in risalto le doti di ragazzi che giocano, come lui racconta, per passione. Ma che quando lo vedevano arrivare con il microfono in mano si sentivano come i campioni di serie A. Forse anche di più.

Nella sua trasmissione, condotta con il detto – “La serietà e non prendersi mai sul serio” di ospiti ne sono passati tanti. Nessuno che si accomodava davanti alle telecamere, andava poi via dispiaciuto per non aver detto quello che pensava, e di polemiche per un gol in fuorigioco, o per un rigore non dato ce ne sono state a milioni.

La tecnologia negli anni ha aiutato a confezionare trasmissioni sempre più accattivanti, con immagini da molti stadi (non sempre “professionali” è vero, ma bastavano per dare spazio a tutti).

I riscontri, anche se empirici, a dir poco eccezionali: la sua figura era subito riconoscibile, e veniva individuato in un attimo. Era l’effetto “Pippo Baudo”.

Il saluto di Mastracca agli amici di viaggio

È proprio Paolo Mastracca a voler chiudere questa notizia con un saluto speciale a chi ha condiviso con lui questo bellissimo viaggio. 

Ecco la sua lettera: 

Enrico Giovannelli, Paolo Mastracca, Vittorio Patanè

«Voglio ricordare e ringraziare chi ha condiviso con me tanti anni di esperienza con la trasmissione de I Dilettanti del martedì – ha detto Mastracca – in particolare Enrico Giovannelli e Vittorio Patanè. Ringrazio Enrico e Vittorio non soltanto per i tanti anni trascorsi insieme a fare squadra, ma soprattutto li ringrazio per la sintonia, la passione e la capacità di saper amalgamare le reciproche caratteristiche. Svelo ai lettori un aneddoto che l’autore dell’articolo conosce bene: il nome della trasmissione I Dilettanti del martedì è nato da un’idea proprio di Enrico Giovannelli. Mi piace pensare che abbiamo accompagnato intere generazioni calcistiche raccontando settimana dopo settimana la storia del nostro calcio, quello che rappresenta i nostri paesi, quel calcio che è interpretato dalla nostra gente, la gente di Maremma».

«Mi piace anche pensare che I Dilettanti del martedì sono diventati con il tempo una trasmissione cult. Questo aspetto, qualora fosse vero – aggiunge Mastracca – mi rende veramente orgoglioso. Voglio ringraziare Tv9 e l’editore Stefano D’Errico per la fiducia che mi hanno sempre dimostrato. Inoltre mi ha fatto immensamente piacere la gradita sorpresa che D’Errico mi ha fatto in occasione dell’ultima puntata quando in maniera inaspettata è venuto a sorpresa in studio per omaggiarmi con parole di stima, con una targa in cui sono scritti pensieri veramente molto lusinghieri e dedicandomi un video che mi ha fatto emozionare. Così come mi sono emozionato quando tutti gli ospiti della trasmissione, che erano molti, si sono alzati in piedi per tributarmi un lungo e caloroso applauso. È stato un momento bello, emozionante, toccante e per me ricco di significati, è la dimostrazione che se in ciò che facciamo ci mettiamo passione e cuore chi ci ascolta raccoglie perfettamente questi messaggi. Ci tengo a precisare che a livello mediatico è terminata la mia esperienza con I Dilettanti del martedì per una scelta di carattere personale, ma ringrazio MaremmaOggi per questo articolo ed anche per questa opportunità di poter comunicare che resterò nell’ambiente televisivo e giornalistico cercando di ritagliarmi spazi che ancora non ho ben definito ma che sicuramente farò con il consueto slancio e con il proposito di mettermi sempre in gioco con nuove dinamiche e nuove esperienze».

Caro Paolo, so già che il calcio dei dilettanti ti mancherà, così come la trasmissione. Sarà la volta che torneremo insieme a vederci qualche partita della nostra amata Fiorentina.

Autore

  • Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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