I 60 anni di Paolo Mastracca. E l'addio al calcio | MaremmaOggi Skip to content

I 60 anni di Paolo Mastracca. E l’addio al calcio

Da quasi quarant’anni il giornalista sportivo, con le sue trasmissioni, da voce al calcio dei dilettanti. Un’icona dell’informazione locale
Paolo Mastracca

GROSSETO. A sessant’anni compiuti e dopo quarant’anni ininterrotti a calcare i campi di calcio di tutta la provincia, il noto conduttore televisivo Paolo Mastracca ha annunciato che nella prossima stagione si prenderà un anno “sabbatico”.

Si metterà dunque in panchina per ricaricare le pile, e magari tornare per la stagione calcistica 2024-2025.

Enrico Giovannelli, Paolo Mastracca, Vittorio Patanè

Mastracca è un uomo a 360°, appassionato vero: ama tutti gli sport, pratica il tennis e lo sci, e poi ha una voce inconfondibile, riconoscibile a tutte le latitudini.

Il calcio però, e in particolare quello dei dilettanti, è stato sempre al centro della sua vita, anche quando nella scorsa legislatura ha ricoperto il ruolo di vice sindaco nella sua Pitigliano, il paese che sente più suo.

Mastracca: «Sono stanco, mi fermo per un anno, poi vediamo»

La notizia della decisione di fermarsi per un anno di andare in video, data con un post sulla sua pagina di Facebook, ha scatenato una ridda di voci, e molti mugugni fra gli appassionati.

Ma la verità è semplice: «Ho bisogno di fermarmi e riposarmi. Magari tra una stagione ritorno» – ha detto.

Chi scrive ha l’onore di considerarsi un amico di Mastracca, un uomo impegnato nel sociale come donatore di sangue, e soprattutto generoso e leale, che magari avrebbe voluto, come sogno nel cassetto, anche quello di remare, ma alla fine è diventato il trascinatore della gesta della regata del palio di Porto Santo Stefano, anche qui inconfondibile con le sue telecronache che fanno il giro del globo.

Dalla radio a Pitigliano, poi oltre 1000 tramissioni in tv

Paolo, il mondo del calcio dilettantistico non ha preso bene la tua decisione di fermarti.

«Enrico che posso dire. Ho iniziato giovanissimo appena maggiorenne con Radio Pitigliano 1, una delle prime radio libere della provincia di Grosseto. Davide Lumini e Salvatore Dei Bardi avevano messo in piedi in maniera ingegnosa la radio in uno scantinato, e io commentavo il lunedì la giornata calcistica insieme a Francesco Orsini. E a ben pensare non mi sono mai fermato. Ho bisogno di prendermi una pausa».

Poi l’approdo quasi in contemporanea davanti ad una telecamera.

«Si, e come per altri incontri sono state fortunate coincidenze. Iniziando a lavorare a Orbetello, ho avuto un primo contatto con Sergio Nava che aveva messo in piedi con Torello Minucci Tele Heba, diffondendo il segnale dai locali sotto la chiesa di Albinia. La prima trasmissione in tv l’ho fatta qui, e credo che ad oggi ho superato quota mille».

Farsi notare è stato un attimo.

«Beh in quegli anni il calcio era uno sport che aveva la massima risonanza e l’indimenticato Sergio Franchini, anche lui uomo di sport, amico fraterno di Marcello Pollini, allora il capo della redazione sportiva di Tele Maremma, voleva a tutti i costi che portassi la trasmissione nella tv più importante della provincia. L’incontro decisivo fu particolare. Tornavo da una partita nel livornese e alla periferia di Grosseto, credo per un incidente ci fu un ingorgo, e fummo costretti a fermarci. Il caso volle che accanto alla mia macchina si accostasse l’auto con Franchini e Marcello. Ci mettemmo a parlare e arrivai a Tele Maremma. Posso dire che Pollini è stato il mio mentore».

Agli inizi del 2000 arrivò nuova esperienza.

«Si, con Giancarlo Capecchi portammo i dilettanti alla nascente Tele Tirreno. Poi con la chiusura della tv il ritorno a Tv9 con l’editore Stefano D’Errico. È stato un percorso esaltante, molto gratificante che mi ha permesso di conoscere molte persone e di instaurare amicizie che si sono consolidate con il tempo. Spero di essere stato professionale, ma questo spetterà sempre al pubblico dirlo. Ciò che mi ha interessato maggiormente è aver dato visibilità e lustro al calcio dei dilettanti, un obiettivo che spero di aver conseguito. Ho lavorato e collaborato con tanti tecnici e addetti ai lavori, che ringrazio per la propria disponibilità e professionalità».

 

 

Autore

  • Enrico Giovannelli

    Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik